Una caratteristica tipica del cervello di un malato di Alzheimer è la presenza di aggregati insolubili di proteina Tau.
Scienziati del VIB, della KU Leuven e della Janssen Pharmaceutica hanno dimostrato che la distribuzione di questi aggregati nel cervello è facilitata dalle connessioni sinaptiche tra le cellule cerebrali.
Questa notizia è molto significativa perché molti si stanno concentrando sempre più sulla riparazione delle connessioni sinaptiche come strategia terapeutica nelle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.
In effetti, in genere si concorda che una perdita di connessioni sinaptiche porta ad una perdita di capacità cognitiva.
Secondo Dieder Moechars, di Janssen Pharmaceutica, "in base ai risultati di questo studio, consigliamo cautela per quanto riguarda l'approccio terapeutico di riparazione delle sinapsi. La nostra ricerca suggerisce che le sinapsi promuovono anche la distribuzione degli aggregati Tau, che potrebbe contrastare gli effetti positivi di una sinapsi riparata. E' anche importante tenerne conto nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche, ad esempio combinando l'approccio di ripristino delle sinapsi con uno che elimina l'aggregato Tau alla sinapsi".
Patrik Verstreken del VIB / KU Leuven, afferma: "Abbiamo istituito un nuovo sistema in vitro specifico per questa ricerca, per permetterci di studiare la diffusione in tutto il cervello degli aggregati di proteine che sono tipici delle malattie neurodegenerative. Vogliamo anche usare questo sistema per esplorare quali sostanze possono contrastare il progresso della neurodegenerazione nel cervello senza dover usare modelli animali in questa fase iniziale. Questo potrebbe diventare un importante strumento per la ricerca di potenziali farmaci, ad esempio contro l'Alzheimer".
Le sinapsi
Le cellule del cervello comunicano attraverso le sinapsi. Le connessioni sinaptiche ben riuscite sono di vitale importanza per poter funzionare correttamente. La degenerazione sinaptica è uno dei primi sintomi nelle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer; in questa malattia, la perdita di sinapsi si traduce in un calo delle capacità cognitive.
Questo è il motivo per cui sono in corso molte ricerche sui trattamenti incentrati sulla riparazione delle sinapsi. Sara Calafate, Patrik Verstreken e Dieder Moechars, insieme ai colleghi del VIB, della KU Leuven e della Janssen Pharmaceutica, hanno scoperto che questo approccio non è semplice.
La prima autrice Sara Calafate dice: "Abbiamo notato che la diffusione degli aggregati Tau, una caratteristica tipica dell'Alzheimer, procede molto più efficacemente tramite l'interconnessione delle cellule cerebrali. Ma non era chiaro il ruolo delle sinapsi in questo processo. Siamo ora riusciti a dimostrare che le sinapsi facilitano questa diffusione e probabilmente così facendo promuovono la neurodegenerazione".
Un nuovo modello in vitro
Gli scienziati hanno sviluppato un nuovo strumento di ricerca per questo studio che ha permesso loro di monitorare la diffusione degli aggregati Tau durante il cambio delle connessioni sinaptiche tra le cellule cerebrali. Hanno allevato cellule cerebrali in microscopiche camere che hanno permesso di separare le connessioni sinaptiche dal resto delle cellule. Quando sono avvenute le connessioni sinaptiche, i ricercatori hanno osservato che la diffusione della Tau è stata del 50% più efficiente rispetto a quando mancavano tali connessioni.
Secondo Patrik Verstreken "la ricerca sulle malattie del cervello non è possibile senza modelli animali. Tuttavia, siamo costantemente alla ricerca dei modi per ridurre al minimo il numero di esperimenti sugli animali. Questo nuovo strumento potrebbe aiutarci a raggiungere questo obiettivo".
Fonte: VIB - Flanders Interuniversity Institute for Biotechnology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Sara Calafate, Arjan Buist, Katarzyna Miskiewicz, Vinoy Vijayan, Guy Daneels, Bart de Strooper, Joris de Wit, Patrik Verstreken, Diederik Moechars. Synaptic Contacts Enhance Cell-to-Cell Tau Pathology Propagation. Cell Reports, 2015; DOI: 10.1016/j.celrep.2015.04.043
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