Una innovativa ricerca condotta dai National Institutes of Health (NIH), sulle possibilità di una diagnosi precoce dell'Alzheimer genera ondate di speranza.
I risultati ottenuti dallo studio rivelano che semplicemente mediante un particolare esame del sangue, i segni dell'Alzheimer possono essere individuati, rilevando la quantità di proteina beta-amiloide nel cervello in persone anziane in condizioni normali.
"I recenti progressi della diagnostica per immagini e dei biomarcatori che aiutano a monitorare l'insorgenza e la progressione dell'Alzheimer, si mostrano promettenti per la diagnosi precoce del processo della malattia, e per il monitoraggio dell'efficacia degli interventi nelle prime fasi", ha sottolineato, Richard J. Hodes, MD, direttore del NIA. "Questo è criticamente importante per definire e condurre studi più efficienti, in modo da poter conoscere le possibili terapie molto prima."
L'autore principale dello studio, Dott. Madhav Thambisetty del National Institute of Aging, ha sottolineato che la quantità di una specifica proteina chiamata apolipoproteina E nel sangue è strettamente e profondamente collegata alla quantità di beta amiloide nel cervello. Più sono alti i suoi livelli nel sangue, tanto più sarà la sua quantità nella parte più vitale del cervello chiamata lobo temporale mediale, ha riferito nello studio pubblicato nel numero del 20 dicembre scorso del Journal of Alzheimer's Disease.
TopNews.us, 29 dicembre 2010