Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco per ictus sembra efficace per l'Alzheimer, nei topi

Scienziati della University of South Australia, insieme con colleghi della Third Military Medical University di Chongqing in Cina, hanno scoperto che il farmaco Edaravone può alleviare i deficit cognitivi progressivi dell'Alzheimer, uno dei principali fardelli sociali ed economici nel mondo.


La scoperta è stata pubblicata ieri in una delle riviste scientifiche multidisciplinari più citate, Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).


L'edaravone è attualmente disponibile solo in alcuni paesi asiatici per il trattamento dell'ictus ischemico, il tipo più comune di ictus, causato da coaguli di sangue.


Il ricercatore principale professor Xin-Fu Zhou, docente di ricerca in Neuroscienze all'UniSA, dice che l'edaravone può alleviare le patologie dell'Alzheimer e migliorare le funzioni di apprendimento e memoria (in un topo modello della malattia) attraverso molteplici meccanismi.


"L'edaravone può legare il peptide amiloide tossico che è un fattore importante che porta alla degenerazione delle cellule nervose", spiega il prof Zhou, secondo il quale le lezioni derivanti dai fallimenti di esperimenti clinici attuali suggeriscono che è necessario puntare a molteplici vie cruciali della patogenesi di Alzheimer per arrestare la progressione della malattia.


"L'edaravone può sopprimere le funzioni tossiche dell'amiloide-beta sulle cellule nervose; è lo spazzino dei radicali liberi che sopprime lo stress ossidativo, una delle cause principali della degenerazione del cervello", dice. "Il farmaco può sopprimere la produzione di amiloide-beta inibendo la produzione dell'enzima che la forma. Inoltre inibisce l'iperfosforilazione della Tau, che può generare l'accumulo di grovigli nelle cellule del cervello e alterare le funzioni cerebrali".

 

**********
La ricerca è una collaborazione tra il laboratorio del Prof Zhou nel Sansom Institute for Health Research dell'UniSA e della Facoltà di Farmacia e Scienze Mediche, e dei laboratori guidati dal Prof Yanjiang Wang a Chongqing in Cina.

I ricercatori sottolineano che l'edaravone non deve essere usato dai malati di Alzheimer prima che siano eseguiti esperimenti clinici appropriati. Il Prof Zhou sta cercando investimenti e opportunità di partnership per promuovere la ricerca.

 

 

 

 

 


Fonte: University of South Australia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shu-Sheng Jiao, Xiu-Qing Yao, Yu-Hui Liu, Qing-Hua Wang, Fan Zeng, Jian-Jun Lu, Jia Liu, Chi Zhu, Lin-Lin Shen, Cheng-Hui Liu, Ye-Ran Wang, Gui-Hua Zeng, Ankit Parikh, Jia Chen, Chun-Rong Liang, Yang Xiang, Xian-Le Bu, Juan Deng, Jing Li, Juan Xu, Yue-Qin Zeng, Xiang Xu, Hai-Wei Xu, Jin-Hua Zhong, Hua-Dong Zhou, Xin-Fu Zhou, Yan-Jiang Wang. Edaravone alleviates Alzheimer’s disease-type pathologies and cognitive deficits. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2015; 201422998 DOI: 10.1073/pnas.1422998112

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.