Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Individuate nuove fasi nella progressione della demenza

Individuate nuove fasi nella progressione della demenzaLa mutazione CHMP2BIntron5, causa della demenza fronto-temporale, induce una sovra-crescita dei neuroni nei moscerini della frutta.Una ricerca eseguita da biologi dell'Università di York ha identificato nuovi meccanismi che hanno il potenziale di guidare la progressione di una forma aggressiva di demenza.


La ricerca, finanziata dall'Alzheimer's Society e dal Biotechnology and Biological Sciences Research Council (BBSRC), è stata pubblicata ieri su The Journal of Cell Biology.


In collaborazione con gli scienziati della University of Massachusetts e della University of Puerto Rico, i ricercatori hanno studiato come le sinapsi (le connessioni tra i neuroni) sono influenzate dalle variazioni della proteina CHMP2B collegata alla demenza frontotemporale.


Essi hanno scoperto i meccanismi che controllano la crescita nelle sinapsi, inducendole a crescere troppo. Questi segnali sono di norma coinvolti nelle reazioni immunitarie e non erano state collegate alla crescita delle sinapsi in precedenza.


La demenza frontotemporale è una delle forme più comuni di demenza ad esordio precoce, che inizia in genere verso i cinquant'anni. Essa danneggia la capacità di usare e capire il linguaggio, oltre a modificare la personalità e a ridurre le inibizioni in alcuni comportamenti sociali. Ciò è causato dalla perdita di neuroni nei lobi frontali e temporali del cervello.


La ricerca del laboratorio sugli effetti della CHMP2B è iniziata sulla Drosophila, una specie di moscerino della frutta, e i risultati sono stati confermati nei neuroni dei mammiferi. Questo lavoro identifica nuove fasi nella progressione della malattia che potrebbero essere bersaglio di farmaci per fermare il declino cognitivo.


L'autore senior, il Dr Sean Sweeney del Dipartimento di Biologia dell'Università di York, ha dichiarato: "Questi risultati mettono in luce gli eventi che avvengono nei neuroni mentre insorge la demenza. Più sappiamo sulle fasi della progressione della malattia, più sono le opportunità per intervenire con potenziali terapie".


Il primo autore, il dottor Ryan West, ha aggiunto: "Speriamo che questo lavoro aiuti a identificare i processi molecolari complessi che avvengono nei neuroni e a capire perché vanno male nelle malattie neurodegenerative, come la demenza frontotemporale".


La Dott.ssa Clare Walton, direttrice della ricerca dell'Alzheimer's Society, ha dichiarato: "Sulle cause sottostanti la demenza frontotemporale ne sappiamo meno di alcuni altri tipi di demenza, per cui le ricerche come questa sono un passo fondamentale verso lo sviluppo di trattamenti per la condizione. Ulteriori ricerche saranno necessarie per determinare se questo meccanismo ha un ruolo simile negli esseri umani. L'Alzheimer's Society è dedicata al sostegno e alla formazione di nuovi talenti scientifici come Ryan, per generare idee innovative di ricerca che possano aiutare a trovare le risposte a tutti i tipi di demenza".

 

 

 

 

 


Fonte: University of York (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.