Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il fruttosio aggiunto è una delle cause principali del diabete tipo 2

Degli esperti clinici sollecitano drastiche riduzioni nel consumo di cibi e bevande contenenti zuccheri aggiunti, in particolare fruttosio aggiunto, in quanto gli studi recenti hanno dimostrato che gli zuccheri aggiunti, in particolare quelli contenenti fruttosio, sono una delle cause  principali del diabete e del pre-diabete, anche più di altri carboidrati.


Degli esperti clinici, che scrivono in Mayo Clinic Proceedings, sfidano le linee guida alimentari attuali, che consentono un'assunzione di zuccheri aggiunti fino al 25% del totale delle calorie giornaliere, e propongono drastiche riduzioni nel consumo di zucchero aggiunto, e di fruttosio aggiunto in particolare.


In tutto il mondo, circa un adulto su dieci ha il diabete di tipo 2, e il numero di individui affetti dalla malattia in tutto il mondo è più che raddoppiato dai 153 milioni del 1980 ai 347 milioni del 2008. Negli Stati Uniti, 29 milioni di adulti (uno ogni undici) hanno il diabete di tipo 2 e altri 86 milioni (più di uno su tre) hanno il pre-diabete.


"Ai livelli attuali, il consumo di zucchero aggiunto, e il consumo di fruttosio aggiunto in particolare, stanno alimentando una epidemia in peggioramento del diabete di tipo 2", ha detto l'autore James J. DiNicolantonio, PharmD, ricercatore cardiovascolare del «Saint Luke's Mid America Heart Institute» di Kansas City nel Missouri. "Circa il 40% degli adulti statunitensi hanno già un certo grado di insulino-resistenza, e le proiezioni dicono che quasi la stessa percentuale alla fine svilupperà il diabete vero e proprio".


Il risultato netto del consumo eccessivo di fruttosio aggiunto è lo squilibrio sia del metabolismo generale che l'insulino-resistenza globale, affermano gli autori. Altri zuccheri alimentari non contenenti fruttosio sembrano essere meno dannosi per questi aspetti. Infatti, diversi studi clinici hanno dimostrato che, in confronto al glucosio o all'amido, lo scambio isocalorico del fruttosio o del saccarosio porta ad un aumento dell'insulina a digiuno, della glicemia a digiuno, e delle risposte dell'insulina/glucosio al carico di saccarosio.


"Questo suggerisce che il saccarosio (in particolare la componente fruttosio) è più dannoso rispetto ad altri carboidrati"
, ha aggiunto il Dr. DiNicolantonio che, assieme ai co-autori James H O'Keefe, MD, e Sean C. Lucan, MD, MPH, MS, del Montefiore Medical Center dell'Albert Einstein College of Medicine del Bronx a New York, ha esaminato esperimenti su animali e studi umani per arrivare a queste conclusioni.


I dati provenienti da studi recenti suggeriscono che sostituire l'amido solo di glucosio con tavolette di zucchero contenenti fruttosio (saccarosio) comporta effetti metabolici negativi significativi. Gli effetti collaterali sono più ampi con un aumento della resistenza all'insulina al basale e più profondi con maggiori proporzioni di fruttosio aggiunto nella dieta.


La totalità delle prove è convincente nel suggerire che gli zuccheri aggiunti, e specialmente il fruttosio aggiunto (di solito in forma di sciroppo di mais ad alto fruttosio e zucchero da tavola), sono un problema di salute pubblica serio e crescente, secondo gli autori.


Le «2010 Dietary Guidelines for Americans» dicono che è accettabile per alcune persone ottenere fino al 19% delle calorie dagli zuccheri aggiunti, e l'Istituto di Medicina permette fino al 25% delle calorie totali dagli zuccheri aggiunti. Al contrario, l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che gli zuccheri aggiunti non costituiscano più del 10% dell'apporto calorico di un'intera giornata, con la proposta di abbassare questo livello al 5% o meno, per mantenere una salute ottimale.


Tali livelli sarebbero più in linea con quello che raccomandano gli autori e altrettanto restrittivi di quelli dell'American Heart Association: consumare non più di sei cucchiaini da tè (24 grammi) di zucchero al giorno per le donne e non più di nove cucchiaini (36 grammi) di zucchero al giorno per gli uomini.

Può essere rilevante perché:

Il diabete di tipo 2 è un fattore di rischio per l'Alzheimer.


Nonostante il fruttosio si trovi in natura in alcuni alimenti integrali come frutta e verdura, il consumo di questi alimenti non pone alcun problema per la salute umana. Infatti, consumare frutta e verdura con buona probabilità ci protegge dal diabete e dalle disfunzioni cardiometaboliche più ampie, ha spiegato DiNicolantonio e i suoi colleghi.


Gli autori propongono che le linee guida dietetiche siano modificate per incoraggiare le persone a sostituire gli alimenti trasformati, carichi di zuccheri aggiunti e fruttosio, con cibi integrali come frutta e verdura. "La maggior parte delle linee guida esistenti mancano di evidenziare il costo potenziale del peggioramento dei tassi di diabete e delle conseguenze correlate, cardiovascolari e altre", hanno scritto.


Gli autori pensano anche che ci dovrebbero essere degli incentivi all'industria per indurla ad aggiungere meno zuccheri ai prodotti alimentari e alle bevande, soprattutto le varietà contenenti fruttosio. E concludono che a "livello individuale, limitare il consumo di cibi e bevande che contengono zuccheri aggiunti, in particolare fruttosio aggiunto, può essere una delle strategie più efficaci per garantirsi una salute robusta futura".

 

 

 

 

 


Fonte: Elsevier Health Sciences via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  James J. DiNicolantonio, James H. O'Keefe, Sean C. Lucan. Added Fructose: A Principal Driver of Type 2 Diabetes Mellitus and Its Consequences. Mayo Clinic Proceedings, 2015; DOI: 10.1016/j.mayocp.2014.12.019

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.