Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La ricerca approfondisce la complessità dei neuroni

Una ricerca della Oklahoma Medical Research Foundation rivela un nuovo grado di complessità delle cellule nervose nel cervello che potrebbe influenzare le terapie future volte a modificare l'umore e la memoria degli esseri umani.


Kenneth Miller, PhD, scienziato dell'OMRF, ha studiato con una ricerca apparsa sull'ultimo numero della rivista Genetics la funzione di una proteina comune (conosciuta come CaM chinasi II) nei piccoli vermi nematodi C.elegans.


"La CaM chinasi II è molto abbondante nel cervello, quindi è stata studiata molto", ha detto Miller. "Ma questa è la prima volta che qualcuno ha visto risultati come questo".


Utilizzando un metodo chiamato «advanced genetics», il laboratorio di Miller ha cercato a caso tra migliaia di vermi mutanti i difetti di immagazzinamento dei neuropeptidi e ha identificato inaspettatamente dei vermi mutanti privi di CaM chinasi II. L'ulteriore analisi ha rivelato che la CaM chinasi II ha un ruolo significativo nel controllare quando e dove i neuropeptidi vengono rilasciati dai neuroni.


I neuropeptidi sono piccole molecole di tipo proteico che le cellule nervose nel cervello usano per comunicare l'una con l'altra. Le interruzioni nella comunicazione possono colpire l'apprendimento, la memoria, i comportamenti sociali e l'umore. Essi vengono creati e conservati in contenitori chiamati vescicole a nucleo denso. In condizioni normali vengono rilasciati solo da quei contenitori in risposta a segnali appropriati nel cervello.


"Abbiamo scovato i neuropeptidi con una proteina fluorescente, così abbiamo potuto vedere dove sono andati", ha detto Miller. "Nei vermi che mancano del gene che produce la CaM chinasi II, i neuropeptidi erano praticamente assenti del tutto nelle parti dei neuroni dove avrebbero dovuto essere". Questo perché, senza la proteina, le vescicole a nucleo denso non possono trattenere i neuropeptidi. Invece vengono tutti rilasciati prima di essere trasportati alla loro posizione di stoccaggio, ha detto. Negli esseri umani, un evento del genere sarebbe estremamente imprevedibile, forse anche provocando un episodio psicotico, ha detto Miller.


"Questa è una manifestazione molto significativa di come i neuroni, e probabilmente altri neuropeptidi del pacchetto di cellule neuroendocrine, li muovono nella cellula e li rilasciano dove saranno più efficaci", ha detto Michael Sesma, Ph.D., del National Institute of General Medical Sciences, parte dei National Institute of Health, che ha parzialmente finanziato la ricerca. "La visualizzazione ad alta risoluzione all'interno di interi neuroni viventi, realizzata dal Dott. Miller e dai suoi colleghi, è un tour de force tecnico, e dimostra anche l'enorme valore del sistema modello genetico C. elegans per studiare il funzionamento interno delle cellule viventi".


La migliore comprensione del funzionamento dei neuroni, secondo Miller, permetterà ai medici e agli sviluppatori di farmaci di affinare i loro obiettivi quando lavorano con i pazienti. "Prima di questa ricerca, non sapevamo neanche che i neuroni avevano questo meccanismo speciale per controllare la funzione dei neuropeptidi", ha detto. "Questo è il motivo per cui facciamo ricerca di base. Questo è il motivo per cui è importante capire come funzionano i neuroni, fino al livello subcellulare e molecolare".

 

 

 

 

 


FonteOklahoma Medical Research Foundation  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  C. M. Hoover, S. L. Edwards, S.-c. Yu, M. Kittelmann, J. E. Richmond, S. Eimer, R. M. Yorks, K. G. Miller. A Novel CaM Kinase II Pathway Controls the Location of Neuropeptide Release from Caenorhabditis elegans Motor Neurons. Genetics, 2014; 196 (3): 745 DOI: 10.1534/genetics.113.158568

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.