Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo processo di separazione fa avanzare le terapie con cellule staminali

Un nuovo processo di separazione, che dipende da una differenza fisica facilmente distinguibile nelle forze di adesione tra le cellule, potrebbe aiutare ad espandere la produzione di cellule staminali generate attraverso la riprogrammazione delle cellule.

Facilitando una nuova ricerca, il processo di separazione potrebbe portare anche miglioramenti nella tecnica di riprogrammazione stessa ed aiutare gli scienziati a modellare i processi di alcune malattie, compreso l'Alzheimer.


L'immagine mostra delle cellule di fibroblasti
umani adulti con proteine intracellulari coinvolte
nell'adesione di queste cellule a una matrice
extracellulare. Il viola segna le fibre di stress
actina in una cellula e il verde rappresenta una
proteina vinculin di adesione focale, che insieme
contribuiscono a determinare con quanta forza
queste cellule aderiscono alla superficie della
matrice. Il blu è il nucleo di una cellula.Questi
fibroblasti sono convertiti in cellule staminali
pluripotenti indotte attraverso un processo di
riprogrammazione durante il quale avviene la ristrutturazione delle proteine di adesione.
(Credit: Image courtesy of Ankur Singh)

La tecnica di riprogrammazione permette ad una piccola percentuale di cellule - spesso prese dalla pelle o dal sangue - di diventare cellule staminali pluripotenti indotte umane (hiPSCs), in grado di produrre una vasta gamma di altri tipi di cellule.

 

Usando cellule prelevate dal corpo stesso di un paziente, la tecnica di riprogrammazione un giorno potrebbe consentire terapie rigenerative che potrebbero, ad esempio, fornire nuove cellule cardiache per il trattamento di disturbi cardiovascolari o nuovi neuroni nel trattamento dell'Alzheimer e del Parkinson.


Ma la tecnica di riprogrammazione cellulare è inefficiente, genera miscele in cui le cellule interessate costituiscono solo una piccola percentuale del volume totale.Separare le cellule staminali pluripotenti attualmente richiede molto tempo e un livello di abilità che insieme potrebbero limitare l'uso della tecnica - e tenere al palo le terapie potenziali.


Per affrontare il problema, i ricercatori del Georgia Institute of Technology hanno dimostrato un processo regolabile che separa le cellule in base al loro grado di adesione ad un substrato all'interno di un minuscolo dispositivo microfluidico.


Le proprietà di adesione dei hiPSCs differiscono notevolmente da quelle delle cellule con cui vengono miscelate, permettendo alle cellule potenzialmente terapeutiche di essere separate fino al 99 percento di purezza.


Il processo di separazione ad alto rendimento, che richiede meno di 10 minuti per essere eseguito, non si basa su tecnologie di etichettatura come gli anticorpi.Perché permette la separazione di colonie intere di cellule ed evita di danneggiarle, consentendo un tasso di sopravvivenza delle cellule superiore all'80 per cento. Le cellule risultanti mantengono normali profili di trascrizione, il potenziale di differenziazione e il cariotipo.


"Il principio della separazione si basa sul fenomeno fisico della forza di adesione, che è controllata dalla biologia sottostante", scrive Andrés García, ricercatore principale dello studio e professore alla Woodruff School of Mechanical Engineering e al Petit Institute for Bioengineering and Bioscience del Georgia Tech. "Questo è una piattaforma tecnologica molto potente, perché è facile da implementare e facile da aumentare progressivamente".


Il processo di separazione è stato descritto il 7 Aprile online su Nature Methods.La ricerca è stata finanziata dal National Institutes of Health (NIH) e la National Science Foundation (NSF), integrati da fondi dell'American Recovery and Reinvestment Act (ARRA).

[...]

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Georgia Institute of Technology. Articolo originale scritto da John Toon.

Riferimento: Ankur Singh, Shalu Suri, Ted Lee, Jamie M Chilton, Marissa T Cooke, Weiqiang Chen, Jianping Fu, Steven L Stice, Hang Lu, Todd C McDevitt, Andrés J García. Adhesion strength–based, label-free isolation of human pluripotent stem cells. Nature Methods, 2013; DOI: 10.1038/nmeth.2437.

Pubblicato in Science Daily il 7 Aprile 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.