Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio collega la demenza a una scarsa igiene orale

Caro Dott. Reitz: Mio marito ha cattive abitudini di igiene dentale. Gli ho detto che usare lo spazzolino almeno una volta al giorno è necessario per una bocca sana, ma va spesso a letto senza lavarsi a causa della stanchezza.

Oltre all'alito cattivo e forse allo sviluppo di problemi dentali, ci sono altri problemi di salute legati alle cattive abitudini di non pulirsi i denti? Ho bisogno di spaventarlo per convincerlo a prendere migliori abitudini con lo spazzolino da denti e contribuire a migliorare la qualità della mia vita. - Jessica.

Cara Jessica: La scienza medica sta cominciando solo ora a comprendere le interrelazioni tra la salute orale e la salute fisica generale. Studi hanno trovato una correlazione tra la scarsa salute orale e un aumento del rischio di diabete e malattie cardiache. Un articolo appena pubblicato collega le cattive abitudini con lo spazzolino da denti ad un aumento del rischio di demenza.


Potrebbe sembrare ovvio che le persone affette da demenza dimenticano di lavarsi i denti, ma questo studio ha scoperto che le persone che dimenticano di lavarsi i denti hanno una maggiore probabilità di sviluppare la demenza. Lo studio, condotto dalla University of California, ha trovato che le persone che si lavavano i denti meno di una volta al giorno hanno una probabilità fino al 65 per cento maggiore di sviluppare demenza rispetto a coloro che usano lo spazzolino ogni giorno.


Ci sono prove che i pazienti di Alzheimer (una forma comune di demenza) hanno più batteri della malattia delle gengive nel cervello rispetto alle persone che non hanno l'Alzheimer. Una teoria è che i batteri della malattia delle gengive entrino nel cervello e provochino infiammazione e danni al cervello.


Lo studio dell'Università di California, ha seguito 5.468 residenti di una comunità di pensionati californiana dal 1992 al 2010. Nessuno dei partecipanti aveva la demenza all'inizio dello studio. Ai partecipanti sono state fatte domande sulla loro salute orale e sulle abitudini con lo spazzolino dei denti. Diciotto anni dopo la loro cartelle cliniche sono state valutate per cercare un rapporto tra le loro abitudini di salute orale e la demenza. Le donne che si erano pulite i denti meno di una volta al giorno hanno evidenziato un aumento del 65 per cento nella propensione a sviluppare demenza rispetto agli uomini, che avevano un rischio maggiore solo del 22 per cento.


Gli studi che coinvolgono il comportamento umano hanno molte variabili difficili da controllare, per cui i risultati hanno un margine di errore. Io di certo non sto dicendo che usare lo spazzolino può prevenire la demenza, ma ci può essere un rapporto finora sconosciuto. Speriamo che queste informazioni motivino tuo marito a migliorare la cura dei suoi denti a casa.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Dr John Reitz Pubblicato
dal Dr John Reitz in Reading Eagle il 17 Novembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.