Il preoccuparsi potrebbe essersi evoluto insieme con l'intelligenza come tratto benefico, secondo un recente studio condotto da scienziati del SUNY Downstate Medical Center e altre istituzioni.
Jeremy Coplan, MD, professore di psichiatria alla SUNY Downstate e colleghi, hanno scoperto che sia una grande intelligenza che la preoccupazione sono correlate con l'attività cerebrale misurata dall'esaurimento del nutriente colina nella sostanza bianca sottocorticale del cervello.
Il preoccuparsi può essersi evoluto insieme con l'intelligenza come tratto benefico, secondo uno studio recente. Credit: ©Alexander Raths/Fotoliap |
Secondo i ricercatori, questo suggerisce che l'intelligenza può essersi co-evoluta con la preoccupazione negli esseri umani. "Mentre l'eccessiva preoccupazione è generalmente vista come un tratto negativo e la grande intelligenza come uno positivo, la preoccupazione può consentire alla nostra specie di evitare le situazioni pericolose, a prescindere da quanto remota questa possibilità possa essere", ha detto il Dott. Coplan. "In sostanza, la preoccupazione può far sì che le persone 'non corrano rischi', e queste persone possono avere tassi di sopravvivenza più elevati. Quindi, come l'intelligenza, la preoccupazione può conferire un vantaggio sulle specie".
In questo studio su ansia e intelligenza, i pazienti con disturbo d'ansia generalizzato (GAD) sono stati confrontati con volontari sani per valutare il rapporto tra quoziente di intelligenza (IQ), la preoccupazione e il metabolismo della colina nella sostanza bianca sottocorticale. In un gruppo di controllo di volontari normali, un alto quoziente intellettivo è stato associato a un minor grado di preoccupazione, ma in quelli con diagnosi di GAD, l'alto quoziente intellettivo è stato associato ad un maggior grado di preoccupazione. La correlazione tra QI e preoccupazione è significativa sia nel gruppo GAD che in quello di controllo sano. Tuttavia, nel primo, la correlazione era positiva e nel secondo la correlazione era negativa. Diciotto volontari sani (otto maschi e 10 femmine) e 26 pazienti con GAD (12 maschi e 14 femmine) hanno costituito i soggetti dello studio.
Precedenti studi hanno indicato che la preoccupazione eccessiva tende ad esistere sia nelle persone con un'intelligenza superiore che in quelle con intelligenza inferiore, e meno nelle persone di intelligenza moderata. Si è ipotizzato che le persone con intelligenza inferiore soffrono più di ansia perché hanno raggiunto meno successo nella vita.
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Fonte: Materiale del SUNY Downstate Medical Center, via Newswise.
Riferimento: Jeremy D. Coplan, Sarah Hodulik, Sanjay J. Mathew, Xiangling Mao, Patrick R. Hof, Jack M. Gorman, Dikoma C. Shungu. The Relationship between Intelligence and Anxiety: An Association with Subcortical White Matter Metabolism. Frontiers in Evolutionary Neuroscience, 2012; 3 DOI: 10.3389/fnevo.2011.00008.
Pubblicato in ScienceDaily il 12 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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