Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rilevati cambiamenti dei livelli di fluido cerebrospinale prima dell'insorgenza dell'Alzheimer

I livelli di liquido cerebrospinale di Aβ42 sembrano essere ridotti almeno 5 / 10 anni prima che alcuni pazienti con decadimento cognitivo lieve sviluppino l'Alzheimer (AD), mentre gli altri livelli del fluido spinale sembrano essere marcatori successivi della malattia, secondo un rapporto nel numero di gennaio di Archives of General Psychiatry, una delle riviste JAMA / Archives.

I ricercatori fanno notare nelle premesse dello studio che le terapie che modificano la malattia, come l'immunoterapia, hanno maggiori probabilità di successo se iniziate nei primi stadi della malattia, per cui vi è la necessità di identificare i pazienti con Alzheimer prima che la neurodegenerazione diventi troppo grave.

Peder Buchhave, MD, Ph.D, affiliato all'Università di Lund e all'Università di Skåne in Svezia e colleghi, hanno condotto un lungo (9,2 anni in media) seguito della coorte di un precedente studio su 137 pazienti con decadimento cognitivo lieve (MCI) al basale.

Durante il follow-up, 72 pazienti (53,7 per cento) hanno sviluppato AD e 21 (il 15,7 per cento) sono progrediti ad altre forme di demenza. Al basale, i livelli di liquido cerebrospinale Aβ42 erano ridotti e gli altri biomarcatori (livelli T-tau e P-tau) erano elevati nei pazienti che sono passati ad AD durante il follow-up rispetto ai livelli nei pazienti che non hanno sviluppato Alzheimer.

Lo studio indica i livelli basali di Aβ42 nel CSF erano ugualmente ridotti nei pazienti con MCI che sono passati a AD entro cinque anni (convertitori precoci) rispetto a quelli che si sono convertiti più tardi, tra i 5 e i 10 anni. Tuttavia, i livelli di T-tau e P-tau erano significativamente più alti nei convertitori precoci rispetto a quelli successivi.

I ricercatori suggeriscono che "circa il 90 per cento dei pazienti con MCI e biomarcatori CSF patologici al basale svilupperanno AD in 9,2 anni".

"Di conseguenza, questi marcatori sono in grado di identificare i soggetti ad alto rischio di contrarre AD in futuro almeno da 5 a 10 anni prima della conversione alla demenza. Si spera che nuove terapie in grado di ritardare o addirittura fermare la progressione della malattia saranno disponibili presto. Insieme a una diagnosi precoce ed accurata, tali terapie potrebbero essere iniziate prima che la degenerazione neuronale sia troppo diffusa e i pazienti siano già dementi", concludono gli autori.

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Fonte: Materiale dei JAMA and Archives Journals.

Riferimento: P. Buchhave, L. Minthon, H. Zetterberg, AK Wallin, K. Blennow, O. Hansson. Cerebrospinal Fluid Levels of -Amyloid 1-42, but Not of Tau, Are Fully Changed Already 5 to 10 Years Before the Onset of Alzheimer Dementia. Archives of General Psychiatry, 2012; 69 (1): 98 DOI: 10.1001/archgenpsychiatry.2011.155.

 

Pubblicato in ScienceDaily il 2 Gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.