Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio pilota trova nuovo biomarcatore che permette la diagnosi precoce di Alzheimer

k isotope biomarker alzheimerMahan et al / Metallomics

Una nuova ricerca ha scoperto una strada unica e promettente per la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer (MA), analizzando i biomarcatori di MA nel sangue, in modo da ridurre l'impatto della demenza.


Il MA è la forma di demenza più comune, che si stima costituisca il 60-70% dei casi totali, che sono più di 33 milioni in tutto il mondo, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Attualmente incurabile, il MA è di solito diagnosticato quando una persona ha difficoltà significative con la memoria e il pensiero tali da incidere sulla propria vita quotidiana.


Il dott. Brandon Mahan, ricercatore dell'Università di Melbourne / Australia, guida il gruppo di geochimici analitici della Facoltà di Scienze che stanno collaborando con neuroscienziati nella facoltà di medicina, odontoiatria e scienze della salute per sviluppare un esame del sangue precoce, come descritto nello studio pubblicato su Metallomics.


I ricercatori hanno applicato tecniche di geochimica analitica inorganica, originariamente sviluppate per la cosmochimica (studio formazione ed evoluzione della Terra, della Luna, e di campioni di altri pianeti e asteroidi), e hanno adattato queste tecniche altamente sensibili alla ricerca di biomarcatori precoci di MA nel siero di sangue umano.


Hanno confrontato i livelli di isotopi di potassio nel siero del sangue in 20 campioni: 10 di individui sani e 10 di pazienti con MA dello studio e biobanca Australian Imaging, Biomarker and Lifestyle.


"Il nostro test minimamente invasivo valuta i livelli relativi di isotopi di potassio nel siero del sangue umano e può potenzialmente diagnosticare il MA prima che declino cognitivo o altri sintomi della malattia diventino evidenti, quindi quando è possibile agire per ridurne l'impatto", ha affermato il dott. Mahan. "Il nostro test è scalabile e, a differenza della diagnostica basata su proteine ​​che può guastarsi durante lo stoccaggio, evita i problemi di stabilità del campione perché valuta un biomarcatore inorganico".


Attualmente, la diagnosi clinica di MA si basa su storia medica, esami neurologici, valutazioni cognitive, funzionali e comportamentali, scansione cerebrale e analisi delle proteine ​​nel liquido cerebrospinale o nei campioni di sangue.


"La diagnosi precoce consentirebbe cambiamenti di stile di vita precedenti, e l'uso di farmaci che possono aiutare a rallentare la progressione della malattia e darebbero più tempo alle famiglie colpite per agire e ridurre l'impatto sociale, emotivo e finanziario della demenza", ha affermato il dott. Mahan. “Potrebbe anche permettere ai pazienti di partecipare a più studi clinici, che fanno avanzare la ricerca e danno ulteriori benefici medici. Il mio gruppo di ricerca cerca partner e supporto per continuare questa importante ricerca e sviluppo".


Il co-autore professor Ashley Bush considera promettenti i risultati del piccolo studio pilota:

"Il nostro esame del sangue ha identificato con successo il MA e mostra un potere diagnostico che potrebbe competere con i test del sangue di riferimento usati attualmente nella diagnosi clinica. È necessario ulteriore lavoro per determinare la massima utilità di questa tecnica promettente".

 

 

 


Fonte: University of Melbourne (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: B Mahan, [+7], F Moynier. Stable potassium isotope ratios in human blood serum towards biomarker development in Alzheimer's disease. Metallomics, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.