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Una ricerca sui nutrienti rivela il percorso per trattare i disturbi cerebrali

Una ricercatrice dell'Università del Queensland di Brisbane /Australia ha trovato degli accessi molecolari che potrebbero essere usati per introdurre farmaci nel cervello e trattare i disturbi neurologici.


La dott.ssa Rosemary Cater dell'Istituto di Bioscienza Molecolare dell'UQ ha guidato un team che ha scoperto che un nutriente essenziale chiamato colina viene portato nel cervello da una proteina chiamata FLVCR2. La dott.ssa Cater spiega:

"La colina è un nutriente simile a vitamina che è essenziale per molte funzioni importanti nel corpo, in particolare per lo sviluppo del cervello. Dobbiamo consumare 400-500 mg di colina al giorno per supportare la rigenerazione cellulare, la regolazione dell'espressione genica e l'invio di segnali tra i neuroni".


La dott.ssa Cater ha affermato che fino ad ora si sapeva poco su come la colina alimentare supera lo strato di cellule specializzate che separano il sangue dal cervello.


"Questa barriera emato-encefalica impedisce l'ingresso di molecole nel sangue che sono tossiche per il cervello. Il cervello deve comunque assorbire i nutrienti dal sangue, quindi la barriera contiene macchine cellulari specializzate, chiamate trasportatori, che consentono il passaggio di nutrienti specifici come glucosio, acidi grassi omega-3 e colina.

"Sebbene questa barriera sia un'importante linea di difesa, presenta una sfida per progettare farmaci per il trattamento dei disturbi neurologici".


La dott.ssa Cater ha dimostrato che, mentre attraversa la barriera emato-encefalica, la colina risiede in una cavità della FLVCR2 ed è mantenuta in posizione da una gabbia di residui proteici.


"Abbiamo usato microscopi crio-elettronici ad alta potenza per vedere esattamente come la colina si lega alla FLVCR2. Queste sono informazioni fondamentali per capire come progettare farmaci che imitano la colina, in modo che possano essere trasportati dalla FLVCR2 per raggiungere il loro sito di azione all'interno del cervello. Questi risultati informeranno la progettazione futura di farmaci per malattie come l'Alzheimer e l'ictus".


La ricerca, pubblicata su Nature, evidenzia anche l'importanza di mangiare cibi ricchi di colina, come uova, verdure, carne, noci e fagioli.

 

 


Fonte: University of Queensland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: RJ Cater, [+21], F Mancia. Structural and molecular basis of choline uptake into the brain by FLVCR2. Nature, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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