Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli animali domestici possono ridurre i rischi di demenza in età avanzata?

pet therapy dogs UCLA

Un nuovo studio (rif.1) rivela che tenere un animale domestico aiuta a ridurre i rischi di demenza più avanti nella vita. Gli animali domestici non solo danno compagnia e promuovono l'attività fisica, ma offrono anche una stimolazione mentale ed emotiva che può aiutare a mantenere la salute del cervello.

Lo studio ha scoperto che il possesso di animali domestici era associato a tassi più lenti di declino di memoria verbale, fluidità verbale e cognizione verbale composita negli anziani che vivevano da soli, ma non tra quelli che vivevano con altri.

La gestione dell'animale domestico compensa completamente il calo della memoria verbale, la fluidità verbale e la cognizione verbale composita associate al vivere da soli. I risultati possono informare le politiche di salute pubblica volte a rallentare il declino cognitivo degli anziani che vivono da soli.

La demenza è una malattia che colpisce la memoria, il pensiero e la capacità di svolgere attività quotidiane, peggiora nel tempo e colpisce principalmente gli anziani ed è la settima causa di morte (rif. 2) e una delle principali cause di disabilità e dipendenza tra gli anziani a livello globale. I GBD 2019 Dementia Forecasting Collaborators (rif.3) stimano che il numero di persone con demenza in tutto il mondo aumenterà dai 57 milioni nel 2019 ai 153 milioni nel 2050.

 

I 6 benefici degli animali domestici per gli anziani

  1. Promuovono l'attività fisica:
    Portare a camminare un cane o giocare con animali domestici può aiutare gli anziani a mantenere uno stile di vita attivo, aumentando il flusso sanguigno al cervello e migliorando la salute cardiovascolare. Una ricerca (rif. 4) collega l'attività fisica regolare a un rischio inferiore di sviluppare la demenza, in quanto migliora la connettività neurale e stimola il rilascio di sostanze neurochimiche che supportano la crescita delle cellule cerebrali.

  2. Migliorano il benessere emotivo:
    La presenza di animali domestici può promuovere un senso di comfort e sicurezza, specialmente durante i periodi di difficoltà o solitudine. L'interazione con gli animali domestici aumenta la produzione di ormoni portando al miglioramento dell'umore e del benessere mentale.

  3. Riducono stress e ansia:
    Gli animali domestici hanno una capacità unica di fornire agli umani supporto emotivo e aiutano ad alleviare stress e ansia. Trascorrere del tempo con un animale domestico ha dimostrato di aumentare la produzione di ossitocina (rif. 5), un ormone associato al legame e ai sentimenti di benessere. Il potenziamento dell'ormone può ridurre i livelli di stress e ansia, che sono fattori noti di rischio per lo sviluppo del declino cognitivo e della demenza.

  4. Coinvolgono la mente:
    L'interazione con gli animali domestici richiede impegno mentale e stimolazione cognitiva. Occuparsi di un animale domestico comporta vari compiti, come l'alimentazione, la cura e l'allenamento, che possono aiutare a mantenere la funzione cognitiva. Le attività favoriscono la flessibilità mentale, le capacità di risoluzione dei problemi e la memoria.

  5. Creano connessioni sociali:
    Gli animali domestici sono da tempo considerati di aiuto alla solitudine degli anziani. Possono essere un catalizzatore di connessioni sociali, incoraggiando gli anziani a impegnarsi con altri. Far camminare un cane, o visitare parchi ed eventi adatti agli animali domestici, facilita le interazioni sociali con altri proprietari di animali domestici, portando maggiore socializzazione e riduzione dei sentimenti di isolamento. L'impegno sociale regolare ha un ruolo vitale nel ridurre i rischi di demenza, poiché mantiene il cervello attivo e contribuisce al benessere cognitivo generale.

  6. Promuovono un senso di scopo:
    Gli animali domestici offrono un senso di scopo e di responsabilità ai loro proprietari. Quando si prendono cura di un animale domestico, gli anziani hanno un motivo per svegliarsi la mattina, una routine da seguire e qualcuno che dipende da loro. Questo senso di scopo e la routine aiutano a mantenere l'agilità mentale e contribuiscono al benessere generale. Essere responsabili di un essere vivente può fornire un senso di appagamento, che influisce positivamente sulla salute cognitiva.

Sebbene non vi sia alcun modo garantito per prevenire la demenza, incorporare un animale domestico nella tua vita può darti numerosi benefici che vanno oltre la compagnia. L'attività fisica, la connessione emotiva, il minore stress, la stimolazione cognitiva, le connessioni sociali e il senso dello scopo che derivano dal possesso di un animale domestico possono aiutare a ridurre i rischi di declino cognitivo e migliorare la salute del cervello.

 

 

 


Fonte: Joyce Marter LCPC (psicoterapeuta) in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Yanzhi Li et al. Pet Ownership, Living Alone, and Cognitive Decline ...JAMA Netw Open, 2023, DOI
  2. https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/dementia#
  3. GBD 2019 Dem Forec Collab. Estimation of the global preval ...Lancet Public Health, 2022, DOI
  4. I Lista et al. Biological Mechanisms of Physical Activity in Prev... Cell Mol Neurob, 2010, DOI
  5. A Beetz et al. Psychosocial and psychophysiological effects ... Front. Psychol., 2012, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.