Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuove sonde molecolari per la diagnosi precoce di neurodegenerazioni

Molecular probes from IIT

I ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia hanno ideato, tramite metodi computazionali, delle sonde molecolari in grado di seguire i movimenti di una proteina la cui funzionalità risulta alterata in varie malattie neurodegenerative, come per esempio la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e la demenza frontotemporale.


Le sonde possono essere utilizzate per studiare il comportamento di tale proteina all’interno delle cellule e la loro azione è stata validata in collaborazione con i ricercatori dell’Università La Sapienza, del Centre for Genomic Regulation di Barcellona, dell'Università di Edimburgo e del Kings College a Londra.


Le sonde sono state realizzate dal Laboratorio di RNA Systems Biology dell’IIT a Genova, tramite una progettazione a computer che ha permesso la creazione di una molecola di RNA capace di legarsi a una specifica proteina, la TDP-43, associata ai processi di neurodegenerazione. Infatti, tale proteina è stata riscontrata in numerosi casi di Scelorosi Laterale Amiotrofica (SLA) e di demenza frontotemporale, dove, aggregandosi in masse informi e non solubili all’interno dei neuroni, ne altera il metabolismo e la funzione cellulare.


Il gruppo di ricerca è stato ispirato dalle interazioni che avvengono in natura tra le molecole di RNA e le proteine; hanno quindi ideato sonde molecolari, note come aptameri, ovvero molecole che interagiscono unicamente con un singolo bersaglio. Il loro principale obiettivo, infatti, era di individuare un nuovo strumento di monitoraggio del processo di aggregazione della proteina TDP-43 all’interno delle cellule neuronali, fino dai primi stadi.


Attraverso l’uso dei nostri algoritmi, abbiamo disegnato degli aptameri di RNA specifici per la proteina TDP-43, e abbiamo osservato la loro interazione con la proteina durante i processi di aggregazione attraverso tecniche di microscopia avanzata” spiega Gian Gaetano Tartaglia, responsabile del Laboratorio di RNA Systems Biology dell’IIT di Genova. “Siamo in grado di identificare aggregati di TDP-43 molto piccoli, di circa 10 nanometri, che, per quanto ci risulta, è la migliore risoluzione mai ottenuta fino ad oggi”.


Gli aptameri potranno essere utilizzati per studiare a livello molecolare il fenomeno di aggregazione anomala delle proteine, tipico di numerose malattie neurodegenerative, rappresentando, quindi, un risultato promettente per lo sviluppo di tecniche diagnostiche precoci per tali malattie.


Abbiamo dimostrato che i nostri aptameri di RNA possono essere usati per monitorare in tempo reale la posizione della proteina TDP-43 in cellule vive, sia nella sua forma solubile e fisiologica che in quelle aggregate e patologiche di dimensioni variabili, tra cui quelle non visibili con metodi standard” aggiunge Elsa Zacco, prima autrice della ricerca.


Lo studio, pubblicato su Nature Communications, è stato realizzato dai ricercatori dell'IIT Elsa Zacco, Alexandros Armaos e Gian Gaetano Tartaglia (ricercatore anche all’Università La Sapienza), con la partecipazione del gruppo guidato da Mathew Horrocks all’Università di Edimburgo e Annalisa Pastore del King’s College di Londra.

 

 

 


Fonte: Istituto Italiano di Tecnologia

Riferimenti: E Zacco, ...[+12], GG Tartaglia. Probing TDP-43 condensation using an in silico designed aptamer. Nature Communications,

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.