Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuove informazioni sulle prime fasi della demenza con corpi di Lewy

neurons containing Lewy bodies small red spheresNeuroni con all'interno Corpi di Lewy (piccole sfere rosse).

La demenza da Corpi di Lewy è la seconda malattia neurodegenerativa per diffusione dopo il morbo di Alzheimer (MA), e colpisce milioni di persone a livello globale. Questo tipo di disturbo progressivo della memoria ha caratteristiche associate sia al MA che al Parkinson.


A livello di tessuto, gli accumuli chiamati Corpi di Lewy, che contengono la proteina alfa-sinucleina, si trovano nel sistema limbico del cervello, nella corteccia cerebrale e nel tronco encefalico.


Due anni fa, ricercatori dell'Università di Helsinki e del suo Ospedale hanno dimostrato che i cambiamenti patologici della demenza da Corpi di Lewy sono presenti in ​​due forme diverse. Nella forma più comune della malattia, i cambiamenti progrediscono verso l'alto partendo dal tronco encefalico, mentre quelli associati con altro tipo di malattia hanno origine nell'amigdala.


Ora, i ricercatori hanno ulteriormente portato avanti le loro indagini:

"Abbiamo continuato i nostri studi, concentrandoci sul bulbo olfattivo nel cervello, che è considerato una delle prime regioni cerebrali in cui avvengono accumuli di alfa-sinucleina legati alla demenza da Corpi di Lewy", afferma Liisa Myllykangas, neuropatologa e istruttrice clinica.


Nello studio supplementare, i ricercatori hanno usato un set di dati neuropatologici basato sulla popolazione finlandese (291 casi). Gli accumuli di alfa-sinucleina nel bulbo olfattivo non erano stati finora studiati in dati non selezionati della popolazione.


Sulla base dei risultati, si possono identificare due modelli di accumulo nel bulbo olfattivo, con differenze nella loro posizione e gravità anatomica.


"Confrontando i risultati con i due tipi di demenza da Corpi di Lewy definiti nel nostro studio precedente, abbiamo notato che i diversi modelli di accumulo di alfa-sinucleina nel bulbo olfattivo hanno una forte associazione con questi due tipi di malattia", dice la Myllykangas.


I risultati supportano la visione che i primi cambiamenti causati dalla demenza da Corpi di Lewy hanno luogo nel bulbo olfattivo delle persone la cui malattia progredisce verso l'amigdala e al resto del sistema limbico in una fase iniziale. Al contrario, l'insorgenza dell'altro tipo di malattia si verifica nel tronco encefalico, diffondendosi più tardi al bulbo olfattivo.


I risultati, appena pubblicati su Acta Neuropathologica, rafforzano la nozione che la demenza da Corpi di Lewy può essere classificata in due tipi diversi di malattia.

 

 

 


Fonte: University of Helsinki (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Eloise Kok, ..., Liisa Myllykangas. Alpha-synuclein pathology of olfactory bulbs/peduncles in the Vantaa85+ cohort exhibit two divergent patterns: a population-based study. Acta Neuropathologica, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)