Nonostante la malattia coronarica (CAD) stia uccidendo ogni anno altrettante donne degli uomini, le donne hanno ancora oggi meno probabilità di ricevere raccomandazioni preventive, come la terapia ipolipemizzante, l'aspirina, e consigli sullo stile di vita, rispetto agli uomini con un livello di rischio analogo.
E' assodato anche il collegamento tra le malattie del cuore e la funzione cognitiva pregiudicata dalla demenza: "quello che fa bene al cuore, fa bene al cervello".
Le difficoltà per le donne con CAD sono delineate in un documento apparso nell'edizione di questo mese di Global Heart, la rivista della World Heart Federation. L'articolo è scritto dal dottor Kavita Sharma e dal dottor Martha Gulati, della Ohio State University di Columbus nell'Ohio.
Nel mondo, ogni anno muoiono 8,6 milioni di donne a causa delle malattie cardiovascolari (CVD, che comprende la CAD), un terzo di tutte le donne morte. In tutto il mondo, sono morte 17,3 milioni di persone di CVD nel 2008, il 30% di tutte le morti globali, che si verificano quasi equamente in uomini e donne. Le CVD rimangono la prima causa di morte in entrambi i sessi nel mondo ed il numero di morti cardiovascolari è previsto in aumento a 23,3 milioni entro il 2030.
"La CAD è una delle principali cause di morte di donne e uomini in tutto il mondo. Eppure l'impatto della CAD sulle donne tradizionalmente è stato sottovalutato a causa del tasso più elevato in età più giovane degli uomini", affermano gli autori. "La malattia coronarica microvascolare colpisce le donne. Le donne hanno fattori di rischio unici per la CAD, compresi quelli legati alla gravidanza e alle malattie autoimmuni. Dati da esperimenti indicano che la CAD deve essere gestita in modo diverso nelle donne". La CAD è la principale causa di morte per uomini e donne negli Stati Uniti (e nella maggior parte degli altri paesi sviluppati). "Muoiono più donne che uomini di CAD, e muoiono più donne per CAD che di cancro (tra cui il cancro al seno), malattie croniche respiratorie, Alzheimer, e incidenti combinate", affermano gli autori.
Abbiamo avuto qualche buona notizia, visto che dal 1998 al 2008 il tasso di morte per CAD è sceso del 30% negli Stati Uniti (con cadute simili in altri paesi sviluppati); e tuttavia il tasso è in aumento nelle donne sotto i 55 anni a causa di una serie di fattori di rischio. Un insieme di ricerche degli ultimi anni ha dimostrato non solo che l'onere della CAD è stato sottovalutato nelle donne, ma che può anche svilupparsi in modo diverso nelle donne rispetto agli uomini. Diversi fattori di rischio sembrano colpire i sessi in modo diverso: ad esempio l'obesità aumenta il rischio di CAD del 64% nelle donne, ma solo del 46% negli uomini.
Le donne che subiscono un attacco di cuore legato alla CAD sotto i 50 anni hanno il doppio delle probabilità degli uomini di morire in circostanze simili. Tra gli anziani (oltre i 65 anni), le donne hanno maggiori probabilità di morire entro il primo anno dopo un attacco di cuore. Nel complesso, il 42% delle donne che hanno un attacco di cuore muore entro 1 anno, rispetto al 24% degli uomini. E sulla base di stime raggruppate da più paesi, le donne hanno anche il 20% in più di probabilità di soffrire di angina rispetto agli uomini. La TAC e altre tecniche di scansione mostrano che le donne hanno coronarie più strette degli uomini, e hanno maggiori probabilità di soffrire di CAD a causa della malattia microvascolare. Così, anche se apparentemente non hanno gravi ostruzioni delle arterie coronarie, le donne soffrono di sintomi a causa dei blocchi in questi piccoli vasi. Oltre la metà delle donne sintomatiche senza CAD ostruttiva continua ad avere segni e sintomi di ischemia e sono soggette a ripetute ospedalizzazioni e all'angiografia coronarica.
Le donne sembrano anche avere maggiori tassi di erosione della placca coronarica (dove c'è abrasione della superficie di una placca che causa coaguli sanguigni). Gli uomini hanno più probabilità di avere CAD ostruttiva, che di solito è presente quando qualcuno ha un attacco di cuore. Questo tipo di CAD è meno frequente nelle donne. I fattori di rischio tradizionali, come l'età, la storia familiare di CAD, l'ipertensione, il diabete, la dislipidemia, il fumo e l'inattività fisica sono importanti predittori del rischio nelle donne. In contrasto con l'aumento lineare della CAD negli uomini che invecchiano, c'è un aumento più esponenziale della CAD nelle donne dopo i 60 anni.
Esistono altre differenze in termini di rischio di CAD nelle donne. Se una donna ha un parente di primo grado che ha avuto CAD, questo aumenta di più il rischio di quanto lo farebbe per un uomo. Il diabete aumenta il rischio di CAD di una donna di 3-7 volte, mentre per gli uomini è solo di 2-3 volte. E una donna diabetica ha 3 volte di più probabilità di sviluppare CAD di una donna non diabetica.
Anche la mancanza di forma fisica è un fattore di rischio importante; uno studio (St. James Women Take Heart Project) mostra che le donne incapaci di effettuare test di idoneità di base hanno una probabilità tre volte maggiore di sviluppare la CAD rispetto alle donne più in forma. Aumentare l'attività fisica è una componente chiave della campagna 'Fai del cuore sano un obiettivo' della World Heart Federation (WHF), attiva in occasione dei Campionati europei di calcio femminile di questo mese. Le malattie cardiache delle donne saranno anche un obiettivo importante della Giornata Mondiale del Cuore della WHF, che si svolgerà il 29 settembre. Inoltre, parte della strategia globale della WHF è allineata con quella della OMS per ridurre del 25% entro il 2025 la mortalità prematura relativa a malattie non trasmissibili, tra cui ci sono le malattie cardiovascolari.
Le donne sono anche più propense degli uomini a soffrire di malattie autoimmuni, aumentando il rischio di CAD; sindrome dell'ovaio policistico, pre-eclampsia e diabete gestazionale sono tutte condizioni che possono in ultima analisi aumentare il rischio di CAD nelle donne, come è il cancro al seno. Gli autori dicono: "Come è stato recentemente riferito, anche se i progressi nella terapia del cancro al seno stanno migliorando la sopravvivenza in fase iniziale, i guadagni sono attenuati dall'aumento del rischio di CAD. Rimane da chiarire se l'aumento del rischio di CAD è dovuto alle terapie del cancro al seno o alla malattia stessa, che è associata ad alcuni degli stessi fattori di rischio per la CAD".
Gli autori dicono che la consapevolezza del tremendo impatto che la CAD ha sulle donne, sta lentamente aumentando tra le donne stesse. Nel 1997, solo il 30% delle donne americane intervistate erano consapevoli del fatto che la principale causa di morte nelle donne era la CAD, questo è salito al 54% nel 2009. Ma in un sondaggio effettuato nel 2004, meno di 1 medico su 5 sapeva che muoiono più donne che uomini ogni anno per CAD. Inoltre, la riabilitazione cardiaca dopo un infarto è sottoutilizzata, in particolare nelle donne, come dimostrato da numerosi studi nazionali. Le donne hanno il 55% in meno di probabilità di partecipare alla riabilitazione cardiaca rispetto agli uomini.
Gli autori concludono: "Le donne sono colpite da CAD in gran numero e in larga misura. La CAD è la principale causa di mortalità nelle donne. La manifestazione della CAD ha caratteristiche uniche nelle donne. Sempre più dati dimostrano che alcune strategie di trattamento hanno efficacia specifica per sesso. E' necessaria ulteriore ricerca per la fisiopatologia della CAD nelle donne, la diagnosi, il trattamento e le strategie specifiche per le donne. La CAD non è una malattia 'solo dell'uomo', e noi attendiamo con ansia i futuri studi che esaminano la sua presenza unica nella donna".
Fonte: World Heart Federation.
Riferimento: Kavita Sharma, Martha Gulati. Coronary Artery Disease in Women. Global Heart, 2013; 8 (2): 105 DOI: 10.1016/j.gheart.2013.02.001
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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