Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Aiutare i pazienti con demenza a ricordare di mangiare migliora la loro salute fisica e mentale

Una nuova analisi ha scoperto che una combinazione di metodi, che aiutano i pazienti con demenza a ricordare le corrette abitudini alimentari, può migliorare la loro salute fisica e ridurre i sintomi della depressione.

Pubblicato online sul Journal of Advanced Nursing, lo studio indica che i medici dovrebbero considerare l'utilizzo di questo intervento in soggetti con demenza che hanno anche una cattiva nutrizione e segni di depressione.


Per i pazienti con demenza, la cattiva alimentazione o l'assunzione minore di cibo può causare sintomi di depressione. Ricercatori della Yang-Ming National University di Taipei in Taiwan, comprendenti Li-Chan Lin, RN, PhD, hanno testato l'efficacia di una combinazione di metodi per addestrare i pazienti con demenza a ricordare le corrette abitudini alimentari. L'intervento consiste in un metodo chiamato recupero distanziato (un tipo di allenamento della memoria che presuppone che una persona ricordi una parte di informazioni a intervalli di tempo sempre maggiori) e in attività di tipo Montessori, attraverso i quali sono praticate in sequenza e ripetutamente delle attività strutturate legate alla vita quotidiana.


Venticinque partecipanti si sono impegnati in recupero distanziato insieme ad attività di tipo Montessori, in un totale di 24 sessioni fisse di gruppo. Trentotto partecipanti hanno avuto lo stesso intervento con sessioni adeguate alla risposta di apprendimento di ogni partecipante. Ventisette partecipanti di controllo hanno avuto assistenza di routine. Sono stati eseguiti test per la depressione, l'indice di massa corporea, e la nutrizione prima e dopo le sessioni, così come 1, 3 e 6 mesi dopo.


I test hanno rivelato che è migliorata la nutrizione e l'indice di massa corporea è aumentato nel corso del tempo per le persone interessate ad entrambi i tipi di intervento, sia il recupero distanziato che le attività di tipo Montessori. Inoltre, i punteggi di depressione si sono ridotti in parallelo con il miglioramento nutrizionale nei partecipanti che hanno ricevuto gli interventi in base alla risposta di apprendimento di ogni partecipante.


"E' stato dimostrato che il recupero distanziate o le attività di tipo Montessori possono migliorare la capacità di mangiare. Nella nostra ricerca, oltre a migliorare la capacità di mangiare, il recupero distanziale combinato con attività di tipo Montessori migliorano la nutrizione, incrementano l'indice di massa corporea, e si ottiene un effetto di moderazione sui sintomi depressivi", afferma il Dr. Lin. "Ci aspettiamo che questo intervento combinato possa produrre effetti maggiori rispetto al recupero distanziato o alle attività di tipo Montessori da sole".

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Wiley

Riferimento: Wu H.-S. & Lin L.-C. (2013) The moderating effect of nutritional status on depressive symptoms in veteran elders with dementia: a spaced retrieval combined with Montessori-based activities. Journal of Advanced Nursing 00(0), 000–000.doi: 10.1111/jan.12097

Pubblicato in RedOrbit il 28 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)