Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Implicazioni per gli effetti collaterali dell'anestesia

L'anestesia attuale è estremamente sicura.

Ma, pur essendosi ridotti i rischi per cuore, polmoni e altri organi, un altro problema è emerso negli anziani: la disfunzione cognitiva post-operatoria.

http://http://www.quantumconsciousness.org/penrose-hameroff/orchor.htmlMentalmente, alcuni pazienti "semplicemente non sono gli stessi", per mesi o di più, dopo l'intervento chirurgico. Altri fattori hanno un ruolo, ma un certo numero di pazienti subisce un deterioramento mentale a causa dell'anestesia stessa. Quelli con Alzheimer ne hanno un aggravamento, e in quelli senza la diagnosi può essere disvelata dall'anestesia, suggerendo una qualche relazione.

L'Alzheimer ha due tipi di lesioni cerebrali:

  1. I depositi di beta-amiloide che si accumulano al di fuori dei neuroni, ma non causano problemi cognitivi.
  2. I grovigli neurofibrillari all'interno dei neuroni, composti da 'tau' iper-fosforilata, una proteina normalmente collegata ai microtubuli. Questi stessi grovigli tau si trovano nella demenza post-anestesia.


I microtubuli (MT) si polimerizzano dalle proteine 'tubulina' per produrre, dare forma e regolare i neuroni. I componenti sinaptici sono trasportati da proteine motrici che si muovono come i treni della ferrovia lungo i binari MT. Nelle ramificazione dendritiche, i motori cambiano continuamente MT per raggiungere la loro destinazione. La tau è un segnale di traffico, che dice ai motori dove salire e scendere, il percorso codificato nei siti di legame MT per la tau.

 


Immunofluorescenza al microscopio dei microtubuli neuronali collegati tra loro da MAP. Scala: 100 nanometri
(Gentile concessione di Hirokawa, 1991)

Questa elaborazione delle informazioni da parte dei MT deriva da Charles Sherrington nel 1950; le recenti proposte controverse di calcolo dei MT, e anche la informatica quantistica, mediano coscienza e memoria. Ma sia che gli MT svolgano un ruolo primario o di semplice supporto, la loro stabilità e funzionalità sono essenziali per la cognizione e la coscienza. Si ritiene che l'eccessiva fosforilazione sia colpevole del distacco della tau che causa i grovigli. Ma gli MT destabilizzati sembrano ora essere il problema principale sia nell'Alzheimer che nella demenza post-anestesia, rilasciando tau che poi diventa iperfosforilata. Gli anestetici sono noti per legarsi alla tubulina, in alcuni casi per giorni dopo l'esposizione, e in dosi elevate causano il disassemblaggio dei MT.


Ora, in uno studio su PLoS ONE, un gruppo dal Canada, Portogallo e USA riferisce la modellazione molecolare che mostra 32 siti di legame degli anestetici con la tubulina, con almeno l'un per cento (10 milioni) del miliardo di tubuline per neurone che si legano a una molecola di anestetico a concentrazione clinica (1 'MAC'). Due particolari regioni che vincolano gli anestetici possono destabilizzare i MT:

  1. una disattivando le code della tubulina C-Termini (che altrimenti si tesse con le tubuline confinanti);
  2. l'altra indebolisce da lato a lato gli accoppiamenti della tubulina, il collegamento critico dei reticoli di MT, ma solo ad alte concentrazioni di anestetici, o forse con altri fattori destabilizzanti dei MT (bassa temperatura, zinco basso, alto contenuto di calcio, acidosi).


Travis Craddock, PhD, autore principale dello studio ha dichiarato: "La buona notizia è che le terapie volte a stabilizzare i microtubuli possono aiutare sia nell'Alzheimer che nelle demenze post-anestesia. Sono in corso, o previsti, studi clinici per gli stabilizzatori di microtubuli Epotilone D, NAPVSIPQ, e lo zinco ionoforo PBT2, così come dell'ecografia cerebrale, che ha dimostrato in vitro di poter eccitare risonanze di MT e promuovere la polimerizzazione. Comunque sia fatto, 'stringere i tubuli' può essere il modo migliore di trattare la demenza".

 

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Centro Studi per la Coscienza di University of Arizona, Anesthesiology

Riferimenti: Craddock TJA, St. George M, Freedman H, Barakat KH, Damaraju S, Hameroff S, Tuszynski JA (2012) Computational predictions of volatile anesthetic interactions with the microtubule cytoskeleton: Implications for side effects of general anesthesia.

Pubblicato in NewsWise.com il 26 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Immagini da Quantum Consciusness

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)