Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Raccomandazioni per la governance e la clinica nel settore delle demenze

ConferenzaRegioni logoLa Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta dello scorso 6 agosto, ha approvato un documento di raccomandazioni per la governance e la clinica nel settore delle demenze.


Le demenze sono una classe eterogenea di malattie basate su diversi fattori eziologici, pattern clinici, decorso e caratteristiche di laboratorio, di cui la più frequente è la malattia di Alzheimer, seguita dalla forma vascolare o mista (vascolare-degenerativa), dalla demenza a corpi di Lewy e dalla demenza fronto-temporale.


In Italia il numero di persone con demenza è stimato in circa un milione, di cui circa il 60%-70% è affetto da malattia di Alzheimer (Bacigalupo et al 2018; www.who.int) .


Le demenze provocano una progressiva perdita di autonomia in chi ne soffre, con un importante carico assistenziale, organizzativo ed emotivo per i familiari e gli operatori dei servizi socio- sanitari, che si trovano spesso a dover scegliere al posto delle persone affette, senza avere riferimenti certi.


La comunicazione della diagnosi è un momento fondamentale della presa in carico della persona con demenza e dei suoi cari, poiché permette di coinvolgere la persona affetta nelle sue scelte di vita presenti e future, inclusa l’organizzazione familiare e domestica e scelte di tipo sanitario, con effetti positivi per la gestione dell’intero percorso sanitario e assistenziale.


Secondo diversi studi condotti in Italia e all’estero, nonostante gli indubbi vantaggi di una partecipazione informata e consapevole del paziente alla propria presa in carico, spesso gli operatori sanitari hanno difficoltà a comunicare la diagnosi di demenza alla persona affetta, anche, ma non solo, per la resistenza da parte dei familiari.


Collegata alla comunicazione della diagnosi è la problematica della valutazione delle capacità della persona, necessaria ad impostare interventi di sostegno in ambiti individuati come prioritari, dalla gestione della vita quotidiana alle scelte finanziarie e patrimoniali, alla definizione del piano terapeutico e assistenziale.


Il presente documento sottolinea l’importanza e la necessità di delineare modelli di riferimento e buone pratiche per tutti coloro che si occupano di comunicazione della diagnosi di demenza e di valutazione delle capacità e delle competenze a livello istituzionale e non, da divulgare attraverso adeguati percorsi formativi, in ottemperanza a quanto previsto esplicitamente dal Piano Nazionale Demenze laddove individua le tematiche da approfondire con documenti dedicati.


Viene inoltre delineato un quadro aggiornato delle disposizioni normative che influenzano, in modi diversi, le scelte etiche legate alla gestione, non solo clinica della demenza.


Vengono quindi formulate alcune raccomandazioni che sono il risultato di un accurato lavoro di raccolta e analisi di letteratura sugli argomenti in oggetto, inclusi dati empirici, strumenti, metodi, effettuato dal gruppo di lavoro etica, composto da esperti attivi nei Centri per il Deterioramento Cognitivo e le Demenze (CDCD) delle regioni italiane, da referenti del Ministero della Salute, dell’ISS, delle associazioni di familiari e pazienti (AIMA, Alzheimer Uniti, Federazione Alzheimer Italia), nonché esponenti delle società scientifiche presenti al tavolo di monitoraggio (AIP,SIMG, SINDEM) e del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale (GNPL).


Il testo è stato infine condiviso e approvato in seno al Tavolo per il monitoraggio del Piano Nazionale Demenze (PND), coordinato dal Ministero della Salute, che aveva attivato il gruppo di lavoro.


Le raccomandazioni formulate sono scientificamente supportate da 4 Appendici che fanno parte integrante di questo lavoro e ne costituiscono la base documentale, a cui si aggiunge il significativo apporto delle indicazioni del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, allegate in Appendice 5.

 

 

 Clicca per leggere / scaricare il documento completo

 

 

 


Fonte: Regioni.it

Copyright:
Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.