Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per proteggerci. Ma molti di noi non si rendono conto che il cervello ha anche un sistema immunitario.
Le microglia, che sono le cellule del sistema immunitario del cervello, sono coinvolte in tutto: dallo sviluppo del cervello alla protezione dalle malattie come la meningite e l'Alzheimer. Ma con tutto il bene che queste cellule fanno per noi, nelle condizioni sbagliate possono anche farci del male.
Le microglia appartengono a un gruppo di cellule non neuronali chiamato glia, e in origine si pensava avessero solo un ruolo di supporto ai neuroni del cervello. Ora la ricerca dimostra che le microglia in realtà fanno molto di più che supportare i neuroni: li nutrono, li proteggono e talvolta anche li distruggono.
Queste cellule sono uniche perché vengono dallo stesso posto di altre cellule del sistema immunitario, ma hanno un'origine diversa dalle altre cellule cerebrali, che si sviluppano dalle cellule staminali neurali. Le microglia provengono dal sacco vitellino - una membrana embrionale extra, e viaggiano per il cervello all'inizio del suo sviluppo.
Una volta stabilitesi, le microglia eseguono numerose funzioni. Aiutano i neuroni a connettersi, puliscono il cervello dai rifiuti e dalle cellule morte o ferite, controllano di continuo che tutto sia in ordine, e difendono il cervello dalle minacce esterne (come ad esempio i microbi), e da quelle interne, come le proteine mal ripiegate (quando una proteina assume una forma sbagliata, che può causare malattie). La loro capacità di cambiare la forma fisica e il comportamento in risposta al loro ambiente permette loro di avere questi ruoli diversi.
Le funzioni microgliali sono particolarmente cruciali durante lo sviluppo del cervello, quando aiutano i giovani neuroni a crescere, e a garantire che siano realizzati i giusti collegamenti tra i neuroni. Attraverso una procedura chiamata 'potatura', le microglia mangiano le connessioni tra i neuroni, mantenendo quelle forti ed eliminando le più deboli o inutili. Questo continua in parte durante l'età adulta. Ad esempio, le microglia rimuovono ricordi non importanti, mangiando o alterando le sinapsi coinvolte nella loro manutenzione.
Una potatura difettosa durante lo sviluppo del cervello è stata collegata a disturbi come la schizofrenia e l'autismo. Ma una potatura incontrollabile delle microglia nell'età adulta è stata implicata nello sviluppo di malattie come il morbo di Alzheimer.
Le microglia hanno recettori specifici sulla loro superficie che riconoscono i segnali di soccorso di altre cellule. Questi segnali attraggono le microglia al sito del problema. Quando l'equilibrio del cervello è disturbato (di solito come conseguenza di infiammazione), i neuroni viventi possono diventare stressati e producono questi segnali. Ciò può implicare che siano mangiati vivi dalle microglia. Mentre i neuroni vengono uccisi, anche i collegamenti che hanno con altri neuroni vengono eliminati, causando gravi problemi di connettività e di funzione nel cervello.
L'infiammazione nel cervello può essere causata da stress, da patogeni e dalle condizioni autoimmuni, ed è anche collegata all'infiammazione in altre parti del corpo. L'infiammazione nel cervello è comune nelle malattie neurodegenerative, così come nei disturbi di salute mentale, come nella depressione.
L'infiammazione induce le microglia a cambiare ruolo, e si trasformano nella loro forma aggressiva per difendere il cervello. Di solito, quando si interrompono i segnali di stress e si ricevono segnali antinfiammatori, le microglia ritornano alla riparazione di prima, quindi proteggono il cervello.
Ma ci sono casi, come ad esempio nello stress cronico, nell'invecchiamento e nelle malattie neurodegenerative, in cui le microglia possono diventare più aggressive e meno facili da regolare, rendendole più pericolose per il cervello. In questi casi, le microglia possono aumentare di numero, uccidere inutilmente le cellule vicine, e possono contribuire a rendere il cervello ancora più infiammato, secernendo molecole infiammatorie. Inoltre non tornano facilmente al loro ruolo protettivo.
Prenditi cura del tuo cervello
Ma ci sono molte cose che possiamo fare per mantenere felici le nostre microglia, e sano il nostro cervello, come ad esempio:
- Seguire una dieta sana: i composti presenti nella frutta, nella verdura e nei grassi sani, possono mantenere giovani le tue microglia, e cambiarle nella loro forma antinfiammatoria.
- Mantenere felici i batteri intestinali: il cervello e l'intestino sono collegati dal nervo vago, così che i microbi che vivono nel nostro intestino hanno un grande effetto sul cervello. Questi microrganismi sono coinvolti nello sviluppo, nella manutenzione, e nella salute generale delle microglia.
- Evitare alcol e fumo: l'alcol provoca danni al cervello. Un recente studio ha rilevato che uno dei modi in cui lo fa è attivando la risposta infiammatoria delle microglia. La ricerca mostra che questa attivazione è indotta anche da uno specifico composto presente nel fumo di sigaretta.
- Dormire: le microglia non dormono mai, ma puliscono e riparano il cervello e migliorano la memoria, mentre tu lo fai. Anche la mancanza di sonno, tuttavia, ha dimostrato di indurre le microglia ad assumere la forma infiammatoria.
- Prenderci cura della salute mentale: le microglia possono percepire lo stress, e rispondere passando alla forma infiammatoria. Questa forma è presente in numerosi disturbi neuropsichiatrici, e anche in alcuni problemi di salute mentale (come la depressione) che precedono le malattie neurodegenerative. È stato anche dimostrato che il trattamento con antinfiammatori può aiutare a gestire i sintomi dei disturbi psichiatrici, e che alcuni farmaci usati per il trattamento di problemi di salute mentale hanno un elemento antinfiammatorio. Gli antidepressivi hanno anche dimostrato di regolare direttamente le risposte delle microglia.
- Fare esercizio: una revisione recente [di studi] ha trovato che l'esercizio influisce direttamente sulle microglia, e le converte verso la forma protettiva. Anche esercitare il cervello ha dimostrato di allenare le microglia a resistere all'Alzheimer.
Anche se sappiamo alcune cose sulle microglia, non sappiamo tutto. Conosciamo qualche dettaglio su come si formano, che sono coinvolte in molte malattie, e che potrebbero in sostanza controllare il cervello. Ma sappiamo anche che non possiamo controllarle. La ricerca futura potrebbe concentrarsi su come possiamo impedire alle microglia di causare malattie, e come evitare che queste cellule si mettano contro il cervello.
Fonte: Eleftheria Kodosaki, Academic associate, Cardiff Metropolitan University
Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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