Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Caregiver: devi accettare che puoi ricevere risposte rabbiose al tuo aiuto'

frightened and angry face

Cara Carol: mio padre vedovo viveva da solo in una casa a 750 chilometri da me. La casa era sporca, con topi e scarafaggi che scorrazzavano ovunque. Papà è sempre stato un accaparratore, ma era diventato rischioso anche per lui muoversi. Il suo declino cognitivo è diventato evidente anche in altri modi, come nell'aver subito due truffe finanziarie, quindi l'abbiamo portato da un medico che gli ha diagnosticato l'Alzheimer di fase intermedia.

Papà ha accettato di trasferirsi più vicino a me per vivere meglio, e ho trovato una meravigliosa casa di cura della memoria per lui, nota per la qualità dell'assistenza. L'ho sistemato, ma quando mi sono girata per partire per il lavoro, ha perso le staffe, urlando che l'avevo tradito. Sono rimasta annientata. Il suo medico ha detto che doveva essere trasferito, il personale della casa di cura dice che è affascinante con loro e che sta facendo amicizie, ma ora lui mi odia. Come posso convincerlo che ho fatto quello che ho fatto perché lo amo? - TG.

 

Cara TG: mi spiace così tanto che tu stia attraversando questo terribile dolore emotivo, ma hai fatto la cosa giusta. Gli adulti con la capacità di decidere come vivere hanno il diritto di farlo anche quando la loro famiglia non è d'accordo, ma questo non è il caso di tuo padre. Hai avuto una diagnosi che conferma la sensazione che tuo padre abbia raggiunto questo stadio, quindi non hai avuto altra scelta che agire.


Dato che tuo padre è bravo con lo staff e sta facendo amicizie, credo che potrebbe essere sollevato dal fatto che ora vive in un ambiente migliore. È possibile che le sue condizioni di vita fossero intollerabili per lui, ma non sapeva come apportare i cambiamenti necessari. Quando hai iniziato a lasciarlo però, i cambiamenti potrebbero essere diventati improvvisamente reali, e questo lo ha spaventato. Potrebbe esserci anche un orgoglio ferito.


Per quanto sia doloroso avere tuo padre così arrabbiato con te, tutto ciò che puoi fare ora è lasciarlo vivere con la sua rabbia. È apparentemente al sicuro e perfino abbastanza contento per la maggior parte del tempo, e ha l'aiuto di cui ha bisogno. Questo potrebbe essere sufficiente per te, per ora.


Aspetta una settimana o due e poi fermati per una visita allegra. Aspettati che ti respinga di nuovo, e quando lo fa, sorridi e dì: "OK! Ci vediamo più tardi!". Sarà difficile le prime volte, ma penso che col tempo si calmerà. Anche se non lo fa, ricorda a te stessa che hai fatto ciò che doveva essere fatto.


Il tuo ruolo attuale è quello di essere dalla sua parte. Mentre vogliamo che le persone che amiamo siano felici con noi, a volte - specialmente quando sono cognitivamente deteriorate - possiamo essere costretti a fare cose che le rendono infelici. Quando ciò accade, dobbiamo imparare a staccarci dalla loro rabbia e andare avanti con la nostra vita nel miglior modo possibile.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)