Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Parla al tuo caro delle feste passate: puoi aiutarlo a ricordare momenti felici

seniors holidays

Molte persone adorano le feste perché sono il momento di produrre ricordi felici con i propri cari. E se potessi fare qualcosa per aiutare a ripristinare i ricordi in alcune delle persone che ami?


Con la tecnica chiamata 'terapia di reminiscenza', ciò potrebbe essere possibile. Nella terapia della reminiscenza, gli anziani sono incoraggiati a discutere dei ricordi di tutta la loro vita, in particolare dei ricordi di esperienze positive.


In vista delle feste, come ricercatori specializzati in geropsicologia, volevamo spiegare questa tecnica e incoraggiare i lettori a usare questo approccio basato sull'evidenza per connettersi con i propri cari con memoria compromessa e/o con demenza.

 

 

I benefici dei ricordi felici

Quasi il 9% degli americani over-65 anni soddisfa i criteri per la demenza. I familiari spesso fungono da caregiver formali e informali per i propri cari che sviluppano demenza e questi caregiver possono sperimentare una serie di esiti fisici e psicologici.


Si tratta in genere di chiedere alla persona a proposito di eventi diversi in momenti particolari della sua vita. Durante le feste, gli anziani potrebbero già essere pronti a discutere i loro ricordi delle feste a causa dell'afflusso di segnali sensoriali, come lo scintillio delle decorazioni natalizie, l'odore dei biscotti delle feste e, naturalmente, la musica stagionale.


Un'analisi di numerosi studi sulla terapia della reminiscenza per la demenza suggerisce che può migliorare la qualità della vita, la comunicazione e l'umore. Gli individui che si impegnano nella terapia della reminiscenza con i propri cari riferiscono che l'esperienza è generalmente positiva anche per loro e può essere una strategia efficace per far fronte alla situazione quando altre comunicazioni diventano difficili.


Un altro studio ha scoperto che i caregiver hanno riferito di sentirsi più vicini emotivamente ai propri cari con demenza durante la pratica della terapia della reminiscenza. Inoltre, hanno riportato costi di assistenza informale più bassi rispetto ai caregiver che si sono sentiti più distanti dai loro cari.

 

 

Chiedi i dettagli

Ecco alcuni suggerimenti per implementare la terapia della reminiscenza. La maggior parte si concentra sul porre domande che potrebbero aiutare gli anziani a richiamare ricordi legati alle feste. Per esempio:

  • Quali erano le tue tradizioni familiari durante le feste quando eri giovane?
  • Avevi un albero di Natale? Quando e chi lo decorava?
  • Ci sono dei cibi particolari che vorresti preparare e mangiare durante le feste?
  • Hai mai fatto viaggi per le feste?
  • Qual è stata la tua prima stagione di feste con il tuo coniuge?
  • Quali erano le tradizioni natalizie quando eri genitore?
  • Qual è il tuo ricordo preferito di Capodanno?


Sii un ascoltatore attento. Entra in contatto visivo con la persona cara e inclina il tuo corpo verso il suo in modo che sappia di avere la tua totale attenzione. Poni domande conseguenti quando è il caso. Questo indica alla persona cara che hai sentito quello che ha detto e sei interessato a saperne di più.


Coinvolgi la persona cara in attività a basso impatto che interessano più sensi. Ad esempio, cucinare i biscotti delle feste può suscitare ricordi attraverso il tocco (stendere la pasta, decorare), l'olfatto (degli ingredienti durante la cottura) e il gusto (del prodotto finito).


Incoraggia il tuo caro a essere consapevole della sua esperienza sensoriale in ogni fase dell'attività e parla/chiedi di qualsiasi ricordo che la sensazione potrebbe portare alla mente. Usa ausili visivi per facilitare il recupero dei ricordi, come immagini degli eventi delle feste precedenti. Le immagini possono suscitare negli anziani ricordi di eventi specifici del passato.


L'ascolto di musica a tema festivo in cucina coinvolgerà anche la parte uditiva del cervello. Uno studio del 2013 sulla musicoterapia per la demenza ha concluso che la musicoterapia può essere un intervento utile in sé stesso.


Speriamo che tu possa provare la terapia della reminiscenza durante le festività. Potrebbe essere solo l'inizio di una nuova tradizione familiare.

 

 

 


Fonte: Michael R. Nadorff (prof. associato di Psicologia) e Mary E. Dozier (prof.ssa assistente di psicologia) della Mississippi State University

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.