Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La riserva cognitiva riduce anche il rischio di delirium post-operatorio

Il delirium, l'improvvisa confusione, è sconvolgente sia per gli anziani che per le loro famiglie. In realtà, è una delle complicanze più comuni che affrontano gli anziani dopo un intervento chirurgico, un tempo era spesso definito periodo "post-operatorio".


Dei ricercatori ritengono che gli anziani che hanno livelli più elevati di "riserva cognitiva" possono avere una probabilità ridotta di sviluppare la demenza, fatto che, teoricamente, potrebbe ridurre i rischi di delirium.


Un modo per capire la riserva cognitiva è pensare al cervello come a un muscolo. Quando si esercita un muscolo, lo si rafforza. Le attività come la lettura, i giochi al computer, il canto, le e-mail e anche lavorare a maglia possono diventare "esercizi" per il cervello, "rafforzandolo" in un modo che potrebbe aiutare a prevenire la demenza e il delirium.


Un gruppo di ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine di New York, ha verificato se alcune attività del tempo libero note per ridurre i rischi di demenza potrebbero anche ridurre il rischio di delirium post-chirurgico. Hanno pubblicato le loro scoperte nel numero di giugno del Journal of the American Geriatrics Society.


I ricercatori hanno esaminato un gruppo di 142 anziani che avevano in programma una chirurgia elettiva del ginocchio, dell'anca o spinale. Hanno determinato se le persone avevano partecipato ad attività di svago, come la lettura di libri o giornali, lavoro a maglia, e-mail, gioco a carte o altri giochi, cruciverba, o incontri di gruppo.


Di coloro che erano coinvolti nello studio, il 32 per cento ha sviluppato delirium post-operatorio. Coloro che hanno avuto tale diagnosi avevano partecipato ad un numero minore di attività del tempo libero prima della chirurgia, rispetto alle persone che non hanno sperimentato delirium.


Di tutte le attività, la lettura di libri, l'e-mail e i giochi al computer hanno ridotto il rischio di delirium. Giocare con il computer e il canto sono state le uniche due attività che hanno previsto una minore gravità del delirium.


I ricercatori hanno riferito che ogni giorno in più di partecipazione alle attività ricreative ha contribuito a ridurre il delirium post-operatorio dell'8 per cento. Secondo loro, mantenere le attività del tempo libero per tutta la vita potrebbe essere un modo importante per ridurre le probabilità di sviluppare il delirium dopo un intervento chirurgico.


Questo è importante per gli anziani, perchè il delirium aumenta il loro rischio di declino funzionale, di demenza, e anche di mortalità. Ancora di più, le persone con delirium post-operatorio grave hanno un rischio più alto di essere istituzionalizzate e di morire.

 

 

 


Fonte: American Geriatrics Society via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti
: Amanda Tow, Roee Holtzer, Cuiling Wang, Alok Sharan, Sun Jin Kim, Aharon Gladstein, Yossef Blum, Joe Verghese. Cognitive Reserve and Postoperative Delirium in Older Adults. Journal of the American Geriatrics Society, 2016; 64 (6): 1341 DOI: 10.1111/jgs.14130

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)