Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Inibitori Beta Secretasi: quali rischi nell'uso per Alzheimer?

Inibitori Beta Secretasi: quali rischi nell'uso per AlzheimerNello sviluppo di farmaci per l'Alzheimer, ad ogni nuovo trattamento che punta l'amiloide corrisponde un danno.


Per esempio, gli anticorpi che attaccano il peptide amiloide-β (Aβ) producono infiammazione nel cervello in alcuni pazienti. Gli inibitori della secretasi gamma tendono a produrre effetti dannosi interagendo con il Notch, un percorso importante per la segnalazione cellulare.


Gli inibitori della secretasi beta 1 (BACE1) sono un nuovo e promettente obiettivo per l'Alzheimer. Inibendo il BACE1 si limita la produzione di Aβ, rallentando quindi la produzione di fibrille e placche neurotossiche.


"Poiché attualmente ci sono diversi inibitori BACE1 in corso di valutazione in esperimenti di fase 3 clinica, per il trattamento dell'Alzheimer, è di grande importanza individuare i potenziali effetti collaterali, per garantire un esito clinico positivo", ha detto il dottor Jochen Herms, professore di ricerca traslazionale sul cervello alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera.


Lui e il suo team hanno ora raccolto i dati per esplorare l'impatto di lungo termine dell'inibizione della BACE1 sulle dinamiche delle spine dendritiche, sulle funzioni sinaptiche, e sulle prestazioni cognitive di topi adulti. Il loro lavoro è pubblicato nel numero corrente di Biological Psychiatry.


Essi hanno scoperto che l'inibizione farmacologica della BACE1 riduce le dinamiche delle spine dendritiche, riduce la neurotrasmissione, e altera la cognizione. È importante sottolineare, tuttavia, che questi effetti dirompenti dipendono dalla dose.


Il Dr. Herms ha spiegato: "Il nostro studio dimostra che l'inibizione moderata di BACE1 potrebbe essere terapeuticamente efficace senza evidenti segni di danni alla salute. Al contrario, abbiamo scoperto che una forte inibizione della BACE1 nei topi causa alterazioni sinaptiche strutturali e funzionali con il deterioramento della prestazione cognitiva".


Il Dr. John Krystal, direttore di Biological Psychiatry, ha commentato: "L'Alzheimer pone un onere così terribile sugli individui, sulle famiglie e sulla società che se gli inibitori della BACE1 producono effetti benefici sul decorso di questa malattia, è valso la pena cercare di capire e aggirare questo nuovo rischio".


In effetti, l'efficacia clinica degli inibitori BACE1 rimane sconosciuta fino al completamento degli studi di fase 3 attualmente in corso. Nel frattempo, questi risultati suggeriscono che è necessario un attento dosaggio degli inibitori della BACE1 per evitare potenziali effetti negativi. Gli autori sollecitano la massima cautela nel dosaggio dei farmaci che puntano la BACE1 per acquisire una finestra terapeutica che bilanci sicurezza ed efficacia.

 

 

 

 

 


Fonte: Elsevier (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Severin Filser, Saak V. Ovsepian, Mercè Masana, Lidia Blazquez‐Llorca, Anders Brandt Elvang, Christiane Volbracht, Marianne B. Müller, Christian K.E. Jung, Jochen Herms. Pharmacological Inhibition of BACE1 Impairs Synaptic Plasticity and Cognitive Functions. Biological Psychiatry, 2015; 77 (8): 729 DOI: 10.1016/j.biopsych.2014.10.013

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.