Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


"Mia madre è disorientata quando torna a casa dal centro diurno"

Carol riceve questa lettera: Mia madre di 79 anni ha la demenza di stadio medio. Vive con noi, ma va al centro diurno per anziani ogni pomeriggio, perchè le piace.

Il problema è che quando torna a casa non ricorda più dove sono il bagno e la camera da letto. Ha anche la sua poltrona preferita in salotto ma riesce a identificarla solo con molta difficoltà e frustrazione.

E' come se non avesse mai vissuto qui, anche se è stata via solo un paio d'ore. Quando cerchiamo di aiutarla direttamente, lei si risente e dice che siamo prepotenti. Eppure non sembra preoccuparsi quando le persone al centro diurno la aiutano. Come possiamo rendere più facile il suo ritorno a casa? Robert

Carol BursackRisponde Carol: Caro Robert, in generale i cambiamenti possono essere difficili per una persona con demenza in quanto essa si basa su un ambiente familiare per evitare la confusione. Come hai visto, anche le poche ore lontano da casa le causano confusione quando ritorna.

Ciò non significa che il centro diurno non le faccia bene. Socializza con i coetanei, un fatto prezioso per la sua salute mentale, oltre ad essere alla presenza di persone qualificate che si prendono cura di lei e ne osservano i cambiamenti. E, più importante, a lei piace.


Forse, potresti studiare l'ambiente del centro diurno. Molto probabilmente usano immagini alle porte per indicare il bagno e le altre stanze. Potrebbero anche avere la foto di un cibo freddo sulla porta del frigorifero se gli ospiti utilizzano la cucina, e altre immagini per aiutare le persone a ricordare dove sono.


Le persone con demenza sono generalmente in grado di riconoscere le immagini più a lungo di quanto non siano in grado di elaborare la parola scritta. Se potessi creare segni simili a quelli usati al centro, tua madre potrebbe trovare più facile ricordare dov'è il bagno a casa. Aggiungi anche il tuo tocco. Potresti forse disegnare o ritagliare l'immagine di un letto da mettere alla porta della camera da letto? Pensa a ciò che la confonde di più e cerca di usare gli indizi visivi per aiutarla a girare per la casa. Se ha una poltrona preferita al centro diurno, forse potresti ricoprire la sua poltrona preferita a casa con un copripoltrona di colore e/o motivo simile.


L'altro tuo problema è il suo risentimento verso i famigliari che la dirigono. Non è raro per gli anziani essere infastiditi quando i figli cercano di aiutarli o correggono il loro pensiero fuorviante. Sono abituati ad essere i genitori e, comprensibilmente, a loro non piace rinunciare a quel ruolo. Per il personale del centro diurno è diverso. Sono più simili ad amici, quindi lei usa le sue buone maniere sociali.


Detto questo, magari potresti pensare al tuo stesso approccio. Sei così stanco dopo un giorno di lavoro che suoni risentito o impaziente quando rispondi alle domande ripetute di tua madre o quando devi ricordarle dov'è il bagno? Il linguaggio del corpo dice molto, e lei può percepire la tua fatica e renderla un fatto personale, anche se stai facendo del tuo meglio per essere paziente.


Prendersi cura di una persona con demenza è difficile. E' necessario ottenere il massimo sostegno possibile. Può essere utile contattare l'organizzazione/associazione Alzheimer più vicina a te o approfondire quanto scritto su questo sito (www.alzheimer-riese.it).

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Carol Bradley Bursack in InForum.com il 18 Agosto 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)