Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Padre nega la diagnosi di demenza: la frustrazione della figlia

Non cercare di convincerlo della diagnosi; al contrario apporta cambiamenti per aiutarlo a vivere comodamente e in sicurezza

senior denying Image by katemangostar on Frepik.com

Cara Carol: Mio padre ha vuoti di memoria e ha preso decisioni azzardate. Alla fine l'ho portato da un neurologo che gli ha diagnosticato la demenza, molto probabilmente mista, Alzheimer e vascolare. Ha 84 anni e una buona salute generale, quindi insiste che sta bene. Papà ha detto che il dottore non sapeva cosa stava facendo, quindi l'ho portato da uno specialista di memoria che ha confermato la diagnosi. Papà ora dice che sono "in combutta". Mi è stato detto che questa negazione non è insolita, ma sta rendendo difficile preparare i suoi documenti legali e pianificare il futuro. Tutto questo, e cercare solo di gestire la sua vita. Cosa può fare una figlia? - CV

 

Cara CV: la tua frustrazione è normale. È difficile quando sappiamo cosa deve essere fatto e la risposta è la negazione completa dei fatti. Mi dispiace che tu stia affrontando questa battaglia.


Alcune persone sono consapevoli che la loro memoria sta declinando e che è diventato più difficile dare un senso al mondo. Ciò che li congela nella negazione è la comprensibile paura di ciò che questi cambiamenti significano per il loro futuro. Possono contribuire sia l'ageismo che lo stigma comune che circonda la demenza.


Per altri, la negazione deriva dall'anosognosia, che è una condizione che impedisce a una persona di essere consapevole di un problema di salute mentale, o in caso di demenza, delle sue difficoltà di pensiero e memoria. Questo è diverso dalla negazione, in quanto la persona in negazione sa di avere problemi ma rifiuta di ammetterlo, anche a se stessa.


Con l'anosognosia, il danno cerebrale causato dalla malattia rende impossibile alla persona di essere consapevole dei cambiamenti. Supponiamo, per ora, che tuo padre possa capire che il suo cervello sta cambiando ed è arrabbiato per questo, quindi sii paziente anche quando è dura.

 

Cosa fare con la negazione

Qualunque sia la causa, non cercare di convincere tuo padre che ha la demenza. Ha avuto la diagnosi ufficiale ed è stato informato delle sue condizioni da entrambi i medici. Se rifiuta di credere ai medici, è improbabile che creda alla famiglia. Sollevare continuamente l'argomento non lo farà che arrabbiare e ti metterà in conflitto più che mai. Devi girarci intorno.


Apporta qualsiasi modifica fattibile per aiutarlo a vivere il più sicuro possibile. Continua a lavorare per svolgere il lavoro legale. Sfortunatamente, il fatto che abbia già la diagnosi potrebbe ora impedirgli di firmare documenti legali poiché sarebbe considerato legalmente incapace.


Nel peggiore dei casi, la tua famiglia potrebbe dover prendere in considerazione la tutela / curatela dichiarata dal tribunale. Questo è costoso ed emotivamente difficile, ma alcune persone devono passare dal tribunale per proteggere la persona. Verifica con un avvocato locale per anziani.


Nel frattempo, educa la tua famiglia e tieni un diario degli avvenimenti. Forse considera che un altro fratello o tutti i fratelli come squadra potrebbero farcela con tuo padre meglio di quanto tu riesci a fare da sola.


Il mio cuore è con te, CV. Spero che la negazione di tuo padre sia per paura naturale e che presto capirà che sei lì per aiutarlo. Un abbraccio da caregiver.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)