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Cosa è la sindrome di Wernicke-Korsakoff?

Spiegare disturbi diversi e perché si manca facilmente la diagnosi.

Wernicke Korsakoff Syndrome

Le sindromi di Wernicke e di Korsakoff (WKS) sono disturbi distinti ma sovrapposti che insorgono a causa di deficienza di tiamina (vitamina B1), di malnutrizione e di altre carenze nutrizionali, e talvolta sono associate all'alcolismo cronico.


La sindrome di Wernicke, chiamata anche 'encefalopatia di Wernicke', è una malattia neurologica caratterizzata da tre sintomi clinici principali: confusione, incapacità di coordinare il movimento volontario e anomalie agli occhi. La sindrome di Wernicke è considerata la fase acuta della sindrome Wernicke-Korsakoff (WKS) e, se non trattata, passa alla sindrome di Korsakoff, cronica e irreversibile.


La sindrome di Wernicke è spesso sottostimata e sotto-diagnosticata; sembra essere l'unica malattia distinta che provoca demenza legata all'alcol. I suoi sintomi includono confusione, disorientamento, apatia, deterioramento della memoria a breve termine, agitazione, debolezza negli arti o mancanza di coordinazione muscolare, andatura instabile e diminuzione del senso dell'olfatto.


Si stima che l'80% delle persone con WKS continui ad avere problemi di memoria cronica. Questi individui possono anche sperimentare letargia, disattenzione, sonnolenza e indifferenza e possono avere un'andatura lenta e instabile. Spesso ci può essere delirium, specialmente in coloro che smettono con l'alcol.


La WKS si perde facilmente come diagnosi. Nella sua fase più grave, la WKS può rivelare cambiamenti della pelle e una lingua 'muscolosa' rossa, cambiamenti nel cervello e ventricoli allargati. È importante che un medico ricostruisca una storia medica approfondita, comprese le informazioni relative al consumo giornaliero di alcol da parte della persona.


Secondo le informazioni della Family Caregiving Alliance (associazione di caregiver familiari di San Francisco), i criteri di diagnosi di demenza legati all'alcol (non strettamente WKS) prevedono che si esegua la diagnosi almeno 60 giorni dopo l'ultima esposizione all'alcol.


Una storia significativa di alcol include in media 35 bevande alla settimana per gli uomini e 28 per le donne, per almeno 5 anni. Il periodo con questo bere significativo deve essere entro tre anni dall'inizio della demenza. Quando la WKS non è legata all'alcol, il medico potrebbe indagare su malnutrizione grave, assorbimento alterato di tiamina da parte dell'intestino o persino anoressia.


Circa l'80-90% delle persone con sindrome di Wernicke sviluppa la sindrome di Korsakoff, il cui sintomo principale è la perdita di memoria a breve termine. I sintomi della sindrome di Korsakoff tendono ad aumentare quando i sintomi mentali di Wernicke iniziano a diminuire.


Le persone con la sindrome di Korsakoff possono sembrare normali, si impegnano in conversazioni con gli altri e la loro attenzione / comportamento sociale in genere si conservano. Quelli con questa sindrome sono generalmente inconsapevoli della loro condizione.


Se la WKS viene rilevata presto, e si inizia subito il trattamento, di solito è possibile arrivare a un recupero significativo o completo. La terapia sostitutiva della tiamina, accompagnata da altre vitamine, può essere somministrata per il trattamento.


Se si interrompe il consumo di alcol e si somministra un trattamento adeguato, le persone nella fase iniziale possono aspettarsi un recupero e possono essere in grado di apprendere compiti semplici e ripetitivi.


Ma potrebbe servire tempo perché confusione e compromissione della memoria si riducano, a meno che non si scopra un danno significativo al cervello. In quel caso, il declino cognitivo, l'andatura, l'agitazione, la mancanza di coordinazione muscolare e la debolezza negli arti hanno maggiori probabilità di rimanere problemi duraturi.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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