Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


È rischioso per chi ha l'Alzheimer usare bastoni e deambulatori?

DarceFardyCane

È importante per gli individui con morbo di Alzheimer rimanere in movimento, ma non sempre è possibile a causa della progressione della malattia o dei farmaci.


Tuttavia, quando è necessario un bastone o un deambulatore, quelli con la malattia spesso resistono o non riescono a capire come usare il dispositivo, e possono diventare ansiosi o agitati.


I caregiver possono aiutare, sostenendo e incoraggiando i loro cari con assistenza e guida nell'uso del dispositivo. Tuttavia, questo spesso diventa routine e pratica continue e frustranti.


L'uso di un bastone o un deambulatore è un'attività cognitiva complessa per chi ha un deterioramento della memoria e può produrre più danni che benefici.


Susan Hunter, prof.ssa associata della Facoltà di Terapia Fisica all'Università dell'Ontario Occidentale, afferma:

"Sembra controintuitivo che un aiuto alla mobilità, come un bastone o un deambulatore, possa in realtà aumentare il rischio di cadute degli anziani. Eppure per gli individui con demenza, questo è esattamente il caso.

"In effetti, le persone con demenza hanno il triplo delle probabilità di subire una caduta quando usano un aiuto alla mobilità rispetto a non usarlo affatto. L'uso di un aiuto alla mobilità richiede alla persona molta più forma fisica e capacità cognitiva. Ora hai un altro oggetto da manovrare intorno agli ostacoli".


Nel suo lavoro accademico nella riabilitazione degli anziani cognitivamente compromessi, la Hunter ha scoperto che usare bastoni o deambulatori aumenta solo leggermente il lavoro intellettuale negli individui sani, ma il carico di lavoro aumenta fino al 40% per quelli con demenza. Questo 40% di extra pensiero e ragionamento può comportare una maggiore instabilità, che a sua volta può portare a cadute o incidenti.


Inoltre, l'individuo interessato potrebbe non usare il deambulatore o il bastone nel modo corretto o essere in grado di usarlo solo con promemoria costanti o suggerimenti completi.


E, se la persona dimentica il bastone o il deambulatore, può aggiungere un altro rischio di inciampo nell'ambiente domestico o della casa di riposo.


L'uso di bastoni o deambulatori è apparentemente una lama a doppio taglio. Se si usano aiuti alla mobilità per camminare e prevenire le cadute, la sicurezza dell'individuo colpito dovrebbe rimanere in primo piano e una preoccupazione per i caregiver.


L'andatura dell'individuo, le abilità di equilibrio e la forza della presa devono essere valutate da un fisioterapista o dal medico in modo da poter raccomandare il tipo giusto di bastone o deambulatore. Una volta dotato, l'individuo che usa l'aiuto alla mobilità deve essere costantemente monitorato.


Inoltre, è utile l'installazione di misure di sicurezza in giro per la casa come rampe, corrimano e sedili di toilette rialzati, e rimuovere i pericoli di caduta come tappeti, mobili e oggetti, come metodi extra e necessari per mantenere la sicurezza ambientale di chi ha il MA.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)