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Attivisti chiedono che al paziente di demenza sia permesso di chiedere la morte assistita per tempo


L'organizzazione di attivisti 'Dying with Dignity' (Morire con Dignità) sta esortando i legislatori federali e provinciali (del Canada) a permettere alle persone con diagnosi di demenza di chiedere prima la morte assistita, mentre sono ancora in grado di fare la scelta.


L'amministratore entrante Shanaaz Gokool dice che, senza una direttiva legale anticipata, coloro che hanno malattie degenerative come l'Alzheimer hanno di fronte una scelta crudele: porre fine alla loro vita troppo presto, mentre sono ancora sani di mente o soffrire fino all'arrivo della morte naturale.


Un sondaggio commissionato da Dying With Dignity suggerisce che l'80 per cento dei canadesi è d'accordo che le persone con una condizione medica terminale (come la demenza) dovrebbero avere la possibilità di acconsentire in anticipo alla morte assistita.


Il sondaggio su oltre 2.500 canadesi arriva mentre i legislatori federali preparano le nuove normative per la morte medicalmente assistita, che diventerà legale da Giugno a seguito di una decisione della Corte Suprema del Canada dello scorso Febbraio. La corte ha annullato il divieto previsto dal codice penale alla morte assistita per coloro che sono affetti intollerabilmente da una malattia grave e irrimediabile e che acconsentono chiaramente alla cessazione della vita.


Il sondaggio ha anche rilevato che l'85 per cento degli intervistati supporta la decisione della Corte Suprema, e quel consenso a permettere direttive anticipate è forte in ogni area del paese.

 

 

 


Fonte: Canadian Press / TheStar.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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