Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


In Giappone la famiglia non è responsabile dei danni provocati dal paziente di demenza


Ieri La Corte Suprema del Giappone ha escluso la responsabilità della famiglia di un uomo di 91 anni con demenza che è stato ucciso da un treno mentre vagava sui binari ferroviari.


La decisione, che costituisce un precedente, è di grande importanza in una società che sta invecchiando, dove è atteso un aumento significativo del numero di pazienti con demenza.


La sentenza "innovativa" ha favorito completamente la famiglia del paziente di demenza, ha detto l'avvocato Teruhiko Asaoka, che rappresentava la famiglia. "Le famiglie di anziani stavano ansiosamente attendendo questa sentenza ... come se riguardasse nel profondo la loro assistenza", ha detto. "La sentenza sarà veramente un sollievo per le famiglie".


La prima sentenza emessa dalla Corte Suprema sulla responsabilità delle famiglie di pazienti affetti da demenza, ha ribaltato quella dell'Alta Corte di Nagoya del 2014 che ordinava alla moglie dell'uomo di pagare 3,6 milioni di yen (circa 30.000 €), a titolo di risarcimento, alla Central Japan Railway Co. (JR Tokai) per l'interruzione del servizio.


"Con questa sentenza possono finalmente finire 8 anni di lotta della famiglia contro una grande azienda ferroviaria", ha detto il figlio 65-enne del defunto. "Crediamo che la decisione della Corte Suprema oggi riconosca non c'era nessun problema con il fatto che mio padre era uscito per camminare, e che la nostra famiglia non era responsabile di quanto accaduto".


Secondo la sentenza, l'uomo, che soffriva di demenza avanzata, è stato ucciso da un treno della JR Tokai nel 2007, quando si aggirava sui binari a Obu, nella Prefettura di Aichi. Anche se era sotto la cura di sua moglie, che aveva allora 85 anni e che aveva anch'essa bisogno di cure, e della moglie del figlio maggiore che viveva nelle vicinanze, l'uomo ha lasciato la casa mentre la moglie stava sonnecchiando.


La JR Tokai ha citato in giudizio la moglie e il figlio maggiore per ¥ 7.200.000 (60.000 €) nel 2010, sostenendo che non erano riusciti a rispettare i loro obblighi di monitorare il comportamento dell'uomo. La Corte Distrettuale di Nagoya ha stabilito nel 2013 che la famiglia era responsabile e ha ordinato sia alla moglie che al figlio di pagare l'intero importo richiesto dalla JR Tokai.


Ma l'Alta Corte di Nagoya ha respinto la responsabilità del figlio nel 2014 e ha ordinato alla moglie di pagare metà della somma. Sia la JR Tokai che la famiglia hanno fatto appello alla Corte Suprema. "Pur riconoscendo che c'erano ragioni spiacevoli per quello che è successo, abbiamo chiesto la decisione della corte, perché c'è stata interferenza nei nostri servizi ferroviari e dei costi coinvolti", ha detto la JR Tokai in una dichiarazione Martedì. "Accettiamo serenamente questa sentenza".


Secondo il ministero dei trasporti, ci sono stati 758 casi di incidenti ferroviari e 287 decessi correlati nell'anno fiscale 2014. Tra questi, 28 casi hanno coinvolto pazienti affetti da demenza, 22 dei quali sono stati uccisi, secondo Kyodo News.


La sentenza di martedì può influire sull'assistenza agli anziani del paese, rendendo l'assistenza domiciliare dei pazienti affetti da demenza una opzione più praticabile per le famiglie. Il numero di tali pazienti è previsto in aumento, nell'ambito di una carenza di operatori di assistenza infermieristica. Il ministero della salute stima che il numero di pazienti di demenza nella nazione raggiungerà i 7 milioni entro il 2025, quando quasi 1 persona su 5 avrà più di 65 anni. Il ministero si aspetta che saranno richiesti 2,53 milioni di operatori di assistenza infermieristica per lo stesso anno, ma il numero è destinato a rimanere a 2,15 milioni, quindi ne mancheranno quasi 380 mila.


Kunio Takami, direttore dell'Alzheimer Association Japan, una no-profit che assiste i pazienti affetti da demenza e le famiglie, si è detto "semplicemente felice" dopo aver ascoltato la sentenza. "Abbiamo evidenziato il disagio delle famiglie dei pazienti affetti da demenza e delle persone che hanno bisogno di cure. Credo che le nostre voci siano state finalmente ascoltate dai giudici", ha detto Takami.

 

 

 


Fonte: Shusuke Murai in Japan Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.