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'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

buildup of toxic forms of Tau Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante può portare all'accumulo di forme tossiche di tau, una proteina coinvolta nell'Alzheimer e in altri disturbi neurodegenerativi.Immagine: Brian McCabe/EPFLI...
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Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

LSU microbiome alzheimerUna ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University di New Orleans, riferisce per la prima volta un percorso che inizia nell'intestino e termina con una potente tossina pro-infiammatoria nelle cellule del cervello, che...
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Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi intestinali

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzheimer e salute intestinale, che potrebbe portare al rilevare prima la malattia e nuovi potenziali trattamenti.Le persone con disturbi intestinali possono...
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Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

mouse navigation and cells firingMan mano che i topi si spostano nelle diverse stanze nella realtà virtuale (sinistra), i neuroni prefrontali (in alto a destra) comunicano con quelli dell'ippocampo (in basso a destra) per evocare i ricordi associati.Un momento indimenticabile in un...
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A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il rischio di demenza

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell'udito, hanno una salute cerebrale simile a chi  ha 10-20 anni meno di loro, secondo un nuovo studio eseguito al Baycrest. Lo studio ha scoperto che un singolo...
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Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.Le donne tendono a vivere più a lungo degli uomini, ma in genere hanno tassi più elevati di malattie. Ora, una nuova ricerca dell'Università della Georgia...
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Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della memoria nell'Alzheimer

Astrocytic urea cycleNuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la perdita di memoria, fornendo l'enzima ODC1 come nuovo obiettivo terapeutico per trattare l'Alzheimer.Il sequenziamento dell'RNA e l'analisi dei metaboliti...
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Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

flower like formations of autophagic vacuoles in neuronsI risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi di amiloide non sono riusciti a fermare la malattia.La microscopia fluorescente mostra formazioni simili a fiori (a risoluzione decrescente) di vacuoli...
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La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di nuovi farmaci?

William Seely Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San FranciscoI ricercatori sanno da molti anni che il morbo di Alzheimer (MA) coinvolge due proteine ​​chiamate amiloide-beta (Aβ) e tau e che l'interazione tra loro guida...
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Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alzheimer

Shigemori et al graphical abstractUno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Alzheimer, scoprendo che l'amiloide-β nel sangue proviene da organi periferici come il pancreas e il fegato, non solo dal cervello, e aiuta ad eliminare il...
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Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell'INSERM e del Cegedim, ha appena pubblicato su The Lancet Digital Health i risultati di uno studio su un grande database, per identificare i fattori di rischio della...
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Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università della California di San Diego hanno sviluppato un nuovo metodo per selezionare farmaci per trattare il morbo di Alzheimer (MA). Il loro lavoro chiarisce il motivo per...
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Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in realtà una forma di apprendimento

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come mai? Al contrario dell'ipotesi generale che i ricordi decadono semplicemente con il tempo, 'dimenticare' potrebbe NON essere una brutta cosa: secondo degli scienziati...
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Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzheimer'

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di una dieta sana nella prevenzione di malattie debilitanti come il morbo di Alzheimer (MA). Man mano che la malattia progredisce i pazienti con MA soffrono di un...
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Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

lipid dropletsIl cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e i ricercatori del Baylor College of Medicine, del Texas Children’s Hospital e di istituzioni che hanno collaborato, hanno scoperto che la variante genetica...
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Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio pluriennale su anziani ha rilevato che chi dorme sia troppo che troppo poco ha avuto un maggiore declino cognitivo rispetto alle persone che hanno dormito un tempo medio...
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L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la proteina amiloide-beta (Aβ) del morbo di Alzheimer (MA) si accumula all'interno delle cellule nervose e che la proteina mal ripiegata può quindi diffondersi da una cellula...
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Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuovo studio pubblicato su Neurology suggerisce che leggere, scrivere lettere e giocare a carte o fare enigmistica in tarda età può ritardare fino a cinque anni...
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Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer

Ideogram human chromosome 5L'Interleuchina 3 (IL-3) è una proteina che nell'uomo è codificata dal gene IL3 localizzato sul cromosoma 5 (Wikipedia)Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di segnalazione che può aiutare a modificare...
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Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cognitivo in vecchiaia

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scienziati del Massachusetts General Hospital (MGH) e dell'Harvard Aging Brain Study (HABS) hanno fatto una scoperta sorprendente su quella relazione. In un nuovo studio...
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