Un team di scienziati dell'Università dell'Ulster è in prima linea nella corsa per trovare una cura per la demenza.
L'Alzheimer Research UK ha assegnato agli scienziati un contributo di £ 100.000 (=115.000 Euro) che saranno utilizzati nel corso dei prossimi due anni per stabilire in che modo un farmaco per il diabete esistente potrebbe contribuire a curare l'Alzheimer.
Il dott. Christian Holscher dice che il suo team si concentrerà su un farmaco chiamato liraglutide (Victoza) che è attualmente usato per due diversi tipi di diabete. Questo ultimo finanziamento fa seguito alla ricerca condotta lo scorso anno che ha mostrato "implicazioni promettenti" nella ricerca per trovare una cura per la malattia.
Il Dr Holscher e il suo team dell'Università dell'Ulster hanno già scoperto che il farmaco può aumentare la crescita delle cellule del cervello e proteggere la formazione della memoria nei topi, oltre a ridurre i livelli di amiloide - una proteina caratteristica dell'Alzheimer - nel cervello.
Lo scienziato di origine tedesca, ha spiegato che si è concentrato sul farmaco anti-diabete perché le persone con Alzheimer spesso soffrono di entrambe le patologie. Ha detto: "Ci è venuta l'idea di testare questi farmaci su modelli animali di Alzheimer e ha funzionato davvero bene ottenendo alcuni grandi risultati". E questo scienziato di vertice ha rivelato che sta cercando di raccogliere il denaro per effettuare studi clinici con il farmaco. Poiché il farmaco anti diabete è già sul mercato, vi è un gruppo di ricerca esistente a disposizione. Il Dr Holscher ha aggiunto: "Le persone stanno già assumendo questi farmaci, ma gli scienziati non guardano al cervello, quello che vogliamo fare noi. Purtroppo questi studi sono molto costosi, ma speriamo di ottenere i finanziamenti".
I dati
- L'Alzheimer è la forma più diffusa di demenza.
- Due terzi delle persone affette da demenza sono donne.
- Il 64% delle persone che vivono in case di cura hanno una forma di demenza.
- Colpisce attualmente circa 16.000 persone in Irlanda del Nord.
Pubblicato in Belfast Telegraph il 28 maggio 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.
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