La demenza è il paradigma della medicina della complessità, in quanto il paziente con decadimento cognitivo rappresenta una nuova categoria di “malati”: quella degli anziani caratterizzati da una particolare vulnerabilità per la contemporanea presenza di malattie croniche, fragilità e disabilità.
Per questi motivi la “cura” del paziente affetto da demenza è difficile e deve necessariamente fondarsi su principi della medicina geriatrica, valutando non solo gli aspetti sanitari di diagnosi e terapia farmacologica, ma anche gli aspetti sociali, familiari e psicologici. In questo senso è fondamentale il lavoro in èquipe di operatori socio-sanitari esperti nelle aree di rispettiva competenza, così come è importante garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio.
La dimensione del problema è notevole, perché nei soggetti ultra-ottantenni la prevalenza di demenza supera il 20%. Si stima che nel territorio della nostra Ulss vi siano 2.500-3.000 persone con demenza.
Con il Progetto Cronos dell’anno 2000 il Ministero della Salute ha attivato degli Ambulatori dedicati alle demenze, le cosiddette Unità di Valutazione Alzheimer (Uva); nella nostra Ulss esistono due ambulatori Uva gestiti dagli specialisti geriatri delle Unità operative di Lungodegenza dei presidi di Castelfranco e di Montebelluna ed una Uva dell’Unità operativa di Neurologia.
La collaborazione con le associazioni dei pazienti e dei familiari è importante: essa si estrinseca anche attraverso la sinergia con psicologi sia per la diagnostica sia per il supporto psicologico ai paziente e ai loro familiari, in base a una convenzione con l’Associazione Alzheimer [di Riese Pio X°].
Alcune importanti novità hanno caratterizzato l’anno in corso: il primo di dicembre è stato inaugurato il nuovo ambulatorio geriatrico a Castelfranco, situato al piano terra del monoblocco. Per i pazienti sono disponibili due ambulatori per le visite mediche, una stanza con due letti per i pazienti non autosufficienti o con necessità di terapie infusionali o trasfusioni di sangue, un'accettazione e una sala di attesa. Dopo la visita medica, lo specialista geriatra, predispone un pacchetto integrato di accertamenti diagnostici, eseguiti con uno o due accessi in ambulatorio.
A novembre è stata attivata una sede distaccata dell’ambulatorio geriatrico presso l’ex Ospedale di Crespano del Grappa, per facilitare l’accesso degli utenti residenti in Pedemontana. Le visite vengono eseguite una volta a settimana, nella giornata di martedì. E’ prevista l’apertura di un ambulatorio anche a Valdobbiadene.
Il direttore generale ha deciso di affidare alla dottoressa Giovanna Cecchetto, geriatra della Lungodegenza di Castelfranco, un incarico di coordinamento dell’area demenze: è un lavoro complesso, finalizzato ad integrare i percorsi di cura e di assistenza tra ospedale, territorio, associazioni e a migliorare la formazione degli operatori.
Infine un importante riconoscimento è venuto dalla decisione della Regione Veneto di attivare una sede satellite del Centro di ricerca per l’invecchiamento cerebrale (conosciuto come Cric) nel presidio di Castelfranco, in collaborazione con l’ambulatorio Uva. Il finanziamento regionale consentirà di migliorare l’accuratezza diagnostica, di abbattere le liste di attesa e di attivare un’attività di ricerca scientifica con
Dott. Alessandro Attanasio, direttore Lungodegenza ed Ambulatorio geriatrico ULSS8
PAZIENTI PRESI IN CARICO
I pazienti affetti da demenza presi in carico nell’anno 2009 sono stati 717 nell’ambulatorio geriatrico di Castelfranco e
Fonte: Ufficio Stampa ULSS 8 del Veneto – Asolo (TV) - Dicembre 2010