Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Elezioni europee: i candidati e l’Alzheimer

logo alzheimer europe

Le elezioni europee del 6-9 giugno 2024 possono essere l’occasione per riportare la demenza al centro dell’agenda politica dell’Europa. Parte la campagna #AlzheimerChiamaEuropa rivolta ai candidati, affinché esprimano pubblicamente il proprio impegno consentendo ai cittadini di scegliere chi votare, e alla cittadinanza, perché faccia sentire la propria voce in vista delle elezioni per il rinnovo del parlamento europeo Federazione Alzheimer Italia lancia la campagna “Alzheimer chiama Europa” rivolta sia ai cittadini sia ai candidati per chiedere che nel corso della prossima legislatura la demenza diventi una priorità per le istituzioni europee. La campagna, ideata da Alzheimer Europe, che raggruppa 41 associazioni nazionali di 36 diversi paesi, è in corso in tutta Europa.


Spetta dunque ai candidati impegnarsi pubblicamente per dare modo ai cittadini di compiere scelte consapevoli il prossimo 6-9 giugno. Come? I singoli candidati sono invitati a firmare l’“European Dementia Pledge”: un impegno in caso di elezione a dare priorità alla demenza nei settori della salute, della ricerca, della politica sulla disabilità e dei caregiver informali e ad aderire al gruppo parlamentare dell’Alleanza europea per l’Alzheimer. Il supporto di ciascun politico sarà segnalato sul sito di Alzheimer Europe www.alzheimer-europe.org.


Alzheimer Europe lavorerà poi insieme a Federazione Alzheimer e alle altre associazioni nazionali, per supportare gli eurodeputati eletti che avranno siglato il Dementia Pledge (=impegno), aiutandoli a identificare le azioni da intraprendere per garantire che gli obiettivi del Manifesto di Helsinki siano inseriti nelle priorità della Commissione per la nuova legislatura.


Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la demenza rappresenta la terza causa di morte in Europa e la settima a livello globale, con un costo sociale stimato nel nostro continente di 392 miliardi di euro nel 2019. Si prevede che entro il 2025 saranno oltre 9 milioni le persone con demenza nell’Unione europea, destinate a diventare più di 14 milioni entro il 2050.


«Bisogna agire prima che sia troppo tardi» afferma Katia Pinto, presidente di Federazione Alzheimer Italia. «Le elezioni europee sono un’occasione fondamentale per far sentire la voce di tutte le persone con demenza e dei loro familiari e caregiver: la prossima legislatura deve rappresentare un cambio di passo. Per questo promuoviamo la campagna “Alzheimer chiama Europa”. Lanciamo con forza un appello agli uomini e alle donne che siederanno al Parlamento europeo nel quinquennio 2024-2029 e a tutti coloro che saranno chiamati a prendere delle decisioni all’interno delle istituzioni europee: riservate alla lotta alla demenza e al sostegno di chi convive con questa condizione un posto centrale nell’agenda politica. Se l’Unione Europea inizierà a considerare la demenza una priorità, allora anche i governi nazionali, compreso quello italiano, dovranno fare lo stesso».


Tutti i cittadini possono sostenere la campagna con un piccolo gesto: è sufficiente andare sul sito alzheimerchiamaeuropa.it e firmare l’appello che chiede ai leader dell’Unione Europea di fare della demenza una priorità nel prossimo mandato, attuando le azioni previste dal Manifesto di Helsinki. Si tratta di un documento siglato il 16 ottobre 2023 da tutti i membri di Alzheimer Europe che delinea la situazione attuale della demenza nel nostro continente, evidenziando il mancato raggiungimento di diversi obiettivi annunciati negli anni dalle istituzioni internazionali e indicando una serie di priorità sia per l’Europa che per i singoli governi nazionali.


«Il numero di persone che vivono con la demenza aumenterà sostanzialmente nei prossimi anni, così come i considerevoli costi sociali associati» dichiara Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe. «È tempo perciò che i decisori europei diano priorità alla demenza e dedichino le risorse necessarie ad affrontarla nei settori della salute, della ricerca, dei diritti delle persone con disabilità e del sostegno ai caregiver informali. La nostra campagna mira non solo a evidenziare la portata della sfida rappresentata dalla demenza ma, attraverso il Manifesto di Helsinki, offre passi concreti su come i decisori politici europei possono intraprendere azioni decisive nei prossimi anni. Incoraggiamo i cittadini a firmare il nostro appello e invitiamo tutti i candidati al Parlamento europeo a firmare il Dementia Pledge».

 

 

 


Fonte: Federazione Alzheimer Italia via Vita.it

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)