Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Due nuovi farmaci costosi possono rallentare il declino dei pazienti di Alzheimer, 1 non è ancora approvato

I nuovi farmaci di Alzheimer, lecanemab e donanemab, sono stati approvati dalla FDA?

La Federal Drug Administration (FDA) ha approvato Il lecanemab (nome commerciale Leqembi) per il trattamento del morbo di Alzheimer (MA); è il secondo trattamento approvato che punta la biologia sottostante il MA, il primo era stato l'aducanumab (nome commerciale Aduhelm).


La FDA specifica che il lecanemab è appropriato per le persone con MA precoce con la conferma di molte placche amiloide-beta (Aβ), i pezzi di proteine appiccicose che si raggruppano e sono considerati il segno distintivo della malattia. Sebbene non possa curare la condizione, né ripristinare o invertire i ricordi persi o la funzione cognitiva, il lecanemab rallenta il declino del MA, dando agli individui colpiti più tempo per partecipare alla vita quotidiana e vivere in modo indipendente.


Prima di iniziare il trattamento, le informazioni di prescrizione richiedono che un medico confermi la presenza di placche Aβ (con scansioni PET amiloide o test del liquido spinale) e che all'individuo venga diagnosticato il MA iniziale. Il lecanemab è costoso, più di $ 26.500 all'anno (circa € 24.600 alla data dell'articolo) e i trattamenti vengono somministrati attraverso infusioni intravena ogni due settimane, della durata di 45-60 minuti ogni volta. Gli effetti collaterali più comuni sono stati il mal di testa e le ARIA (anomalie di imaging correlate all'amiloide, cioè micro sanguinamenti e gonfiore cerebrali).


In aprile 2022, i Centri Servizi Medicare e Medicaid hanno negato la copertura dei trattamenti approvati dalla FDA che puntano l'Aβ per il MA, quindi Medicare non copre il trattamento lecanemab. Gli individui che hanno solo Medicaid (no Medicare), con eccezioni limitate, sono coperti da tutti i farmaci approvati dalla FDA attraverso programmi statali Medicaid; tuttavia, le restrizioni di gestione dell'uso e i posizionamenti negli elenchi di farmaci possono variare considerevolmente. La distribuzione e l'implementazione a livello nazionale richiederanno un po' di tempo e i professionisti sanitari dovrebbero essere contattati in merito alla disponibilità.


Anche un altro farmaco biologico, il donanemab, tratta i primi sintomi del MA e ha mostrato risultati positivi nei primi due studi della Eli Lilly. In questi studi, il donanemab ha portato a significative riduzioni dei livelli di placca amiloide cerebrale già sei mesi dopo l'inizio del trattamento.


Secondo i primi risultati, questo farmaco sperimentale ha rallentato in modo significativo il declino della capacità dei pazienti di MA di pensare chiaramente e svolgere compiti quotidiani in un ampio studio su adulti con i primi segni della malattia. La società farmaceutica Eli Lilly prevede di chiedere alla FDA l'approvazione accelerata di questo farmaco entro la fine di giugno e saranno presentati altri dati dell'esperimento alla Conferenza Internazionale dell'Alzheimer's Association a luglio.


Entrambi i trattamenti, lecanemab e donanemab, sono somministrati per via endovenosa; tuttavia, il donanemab viene somministrato ogni 4 settimane mentre il lecanemab ogni 2 settimane. Gli effetti collaterali sono relativamente gli stessi per entrambi i farmaci. Il costo del donanemab è stato stimato a circa $ 20.000 all'anno (circa € 18.600).

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)