Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


CAREPATH: soluzione integrata per una cura sostenibile di anziani con demenza e multimorbidità

carepath logo

Il progetto CAREPATH, lanciato il 1° luglio 2021, è un progetto di Europe Horizon 2020 che propone una soluzione informatica per ottimizzare la pratica clinica nel trattamento e nella gestione di pazienti con multimorbidità e lieve deterioramento cognitivo o demenza lieve.


La soluzione del progetto CAREPATH punterà uno scenario più complesso di multimorbidità con un approccio integrato centrato sul paziente, per sviluppare un sistema flessibile e modulare per fornire un trattamento ottimizzato e un quadro adattato che consente di aumentare l'indipendenza e la qualità della vita dei pazienti di demenza con multimorbidità.


Il progetto CAREPATH si concentra sull'enfatizzazione degli interventi sanitari per gestire le condizioni dei pazienti anziani con multimorbidità, che presenta molte sfide per l'Europa, poiché i sistemi sanitari esistenti rimangono orientati alle singole malattie. La multimorbidità aumenta con l'età e guida in modo cruciale i costi sanitari e la sostenibilità dei sistemi sanitari in tutto il mondo.


Questa situazione diventa più complessa, quando la multimorbidità è associata alla demenza. Non esiste un chiaro percorso sanitario ottimale per i pazienti di demenza con multimorbidità.


Le persone con due o più condizioni croniche, che soffrono anche della demenza, tendono ad avere un rischio aggiuntivo rispetto a quelle senza demenza: a) la multimorbidità può influenzare la loro demenza, portando ad un'accelerazione della sua progressione, e b) la demenza può peggiorare le loro condizioni multiple, ostacolandone una gestione efficace.


Le statistiche in tutto il mondo confermano queste osservazioni, visto che il 91,8% delle persone con demenza hanno multimorbidità:

  • 13,2% con una condizione aggiuntiva,
  • 33,8% con due o tre condizioni aggiuntive,
  • 27,8% con quattro o cinque condizioni aggiuntive,
  • 16,9% con sei o più condizioni aggiuntive.


Il diabete e le malattie cardiache sono le comorbidità comuni, tra le persone che soffrono di demenza. L'esperienza di vivere con molteplici malattie è estremamente impegnativa sia per i pazienti che per i loro caregiver familiari. Ad esempio, la compromissione cognitiva influisce sulla capacità di un paziente di autogestire la multimorbidità, contribuendo così ad aumentare i tassi di ospedalizzazione.


Solo nel Regno Unito, tra il 45% e il 58% delle persone con demenza e un'altra malattia tra diabete, ictus e deterioramento della vista, ha usato i servizi ospedalieri almeno una volta in un anno, rispetto a un terzo senza alcuna di queste condizioni.


Il progetto CAREPATH propone una piattaforma di assistenza integrata che affronta congiuntamente la multimorbidità, la demenza e la ridotta capacità sostanziale, e gestisce in modo ottimale gli interventi sanitari per i suoi utenti (pazienti, caregiver informali, fornitori di servizi sanitari, ecc.).


Il progetto condurrà uno studio di validazione tecnica e usabilità che coinvolgerà oltre 45 utenti e una indagine clinica su oltre 200 pazienti di 4 paesi europei (Spagna, Romania, Germania e Regno Unito). Dall'altra parte, preparerà le linee guida per la demenza in multimorbidità che saranno concepite per essere somministrate al meglio dalla sanità. Oltre a ciò, il progetto CAREPATH, introdurrà una valutazione dell'impatto dell'economia sanitaria sul rapporto costi-benefici e sull'equa prestazione di assistenza.


Infine, il Consorzio CAREPATH è ben bilanciato sia in termini di diffusione geografica con 10 partner in sei paesi, e composto da tre categorie di partner: 2 università, 4 partner clinici, un centro di ricerca e sviluppo e quattro PMI. Il progetto è coordinato dalla società svizzera ECLEXYS SAGL.


Per ulteriori informazioni, visitare www.carepath.care.

 

 

 


Fonte: FIT-Fraunhofer Institute for Applied Information Technology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.