TYK2 trasforma la tau da 'brava' a 'cattiva ragazza', contribuendo così all'Alzheimer

22 Nov 2024 | Ricerche

Ricercatori del Baylor College of Medicine, del Neurological Research Institute (Duncan NRI) al Texas C...

Domenico Pratico': guida e malattia di Alzheimer

22 Nov 2024 | Esperienze & Opinioni

Affronta le conversazioni sulla guida con amore, empatia e magari coinvolgi il tuo medico

Le domande...

Diagnosi deficit neurocognitivi nelle demenze, studio pilota a livello europeo a Mantova

22 Nov 2024 | Ricerche

Uno studio pilota a livello europeo che riconosce un ruolo significativo della PET TAC per amiloide nel dete...

Piani da fare per diventare caregiver dei genitori che invecchiano

21 Nov 2024 | Esperienze & Opinioni

Cara Carol: i miei genitori a 83 anni vanno ancora bene per la loro età, ma declinano come ci si aspetterebb...

Dan Gibbs: quanti passi al giorno sono più efficaci per prevenire la demenza?

21 Nov 2024 | Voci della malattia

Io e il mio cane Jack siamo diligenti nel fare 10.000 passi ogni giorno. Molti studi hanno dimostrato che l...

Ricerca supporta il trapianto di cellule cerebrali per trattare alcuni disturbi neurologici

21 Nov 2024 | Ricerche

Gli astrociti - così chiamati per la loro forma a stella - sono un tipo di cellula cerebrale abbondante come...

Individuato un nuovo pezzo del puzzle delle malattie neurodegenerative

20 Nov 2024 | Ricerche

Una ricerca guidata dall'Università del Michigan ha fornito prove convincenti che potrebbero risolvere un mi...

Problemi persistenti negli studi genomici assistiti dall'IA, anche per l'Alzheimer

20 Nov 2024 | Ricerche

Ricercatori dell'Università del Wisconsin di Madison avvertono che gli strumenti di intelligenza artificiale...

Cellule hanno più 'organelli' di quanto si pensava, una sfida per i fondamentali della biologia

20 Nov 2024 | Ricerche

Ripensa a quella classe di biologia di base che hai seguito al liceo. Probabilmente hai appreso degli organe...

Prossimi eventi

Wed, 27 Nov '24  14:30 > 16:00   Formazione & Informazione
Caregiver training 2024
  Incontri formativi gratuiti per chi si occupa di persone con decadimento ...
c/o Distretto Sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago (TV)
Fri, 6 Dec '24  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Fri, 3 Jan '25  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Fri, 7 Feb '25  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Fri, 7 Mar '25  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole

Sostegno Psicologico Ottobre 2023Per scaricare la locandina, clicca con il tasto destro sull'immagine e scegli "Salva con nome" o similare.

Da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diff...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimos...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una re...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e sp...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nell...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalen...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strument...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività de...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le pr...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloid...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angust...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) s...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Univ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anoma...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheime...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pe...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può esser...

Un raid occasionale a tarda notte sugli avanzi di tacchino potrebbe essere innocuo, ma una nuova ricerca con i topi suggerisce che farlo di abitudine potrebbe alterare la fisiologia del cervello.


Mangiare nei tempi che di norma sono riservati al sonno provoca una carenza nel tipo di apprendimento e di memoria controllati dalla zona dell'ippocampo del cervello, secondo i risultati pubblicati sulla rivista eLife.


I ricercatori della University of California di Los Angeles (UCLA) si sono interessati agli effetti cognitivi dei pranzi in orari inadeguati, perché si sapeva già che hanno un impatto sulla salute metabolica, e possono ad esempio portare a uno stato pre-diabetico.


"Abbiamo fornito la prima evidenza che i pasti regolari al momento sbagliato della giornata hanno effetti di vasta portata per l'apprendimento e la memoria", ha detto l'autore dello studio Dawn Loh, ricercatore del Laboratorio di Medicina Circadiana e del Sonno dell'UCLA, in un comunicato stampa. "Dal momento che molte persone si trovano a lavorare o suonare in periodi in cui dovrebbero di norma essere addormentati, è importante sapere che questo potrebbe indebolire alcune delle funzioni del cervello".


I ricercatori sottolineano che le loro scoperte non sono state confermate negli esseri umani, ma mettono in evidenza il fatto che i lavoratori a turni hanno dimostrato di andare peggio nei test cognitivi. L'attuale studio dimostra che alcuni comportamenti appresi sono più influenzati di altri.


Il team ha testato la capacità dei topi di riconoscere un oggetto nuovo. I topi nutriti regolarmente durante il loro tempo di sonno avevano una capacità significativamente inferiore di recuperare l'oggetto. Anche la memoria a lungo termine si riduce drasticamente, come dimostrato da un esperimento di condizionamento alla paura.


Sia la memoria a lungo termine che la possibilità di riconoscere un oggetto nuovo sono regolati dall'ippocampo, che ha un ruolo importante nella nostra capacità di associare i sensi e le esperienze emotive con la memoria e nella capacità di organizzare e memorizzare nuovi ricordi.


Durante un'esperienza, vengono attivati ​​impulsi nervosi lungo percorsi specifici e, se si ripete l'esperienza, le stesse vie si rafforzano ulteriormente. Tuttavia, questo effetto è ridotto quando il cibo è disponibile per i topi durante una finestra di sei ore verso la metà del loro tempo di sonno normale, invece di una finestra diurna di sei ore quando i topi sono attivi.


Alcuni geni, coinvolti sia nell'orologio circadiano che nell'apprendimento e nella memoria, sono regolati dalla proteina CREB (cAMP response element-binding protein). Quando la CREB è meno attiva, essa diminuisce la memoria, e può avere un ruolo nella insorgenza dell'Alzheimer. Nei topi nutriti al momento sbagliato, l'attività totale della CREB in tutto l'ippocampo era significativamente ridotta, e gli effetti più forti erano presenti nel corso della giornata.


Tuttavia rimane inalterato il nucleo soprachiasmatico, situato nell'ipotalamo, che dà il ritmo generale all'impianto circadiano. Questo porta a de-sincronizzare gli orologi nelle diverse regioni del cervello (disallineamento), fatto che secondo gli autori è alla base del deterioramento della memoria.


"Gli impegni moderni ci possono portare a mangiare tutto il giorno, quindi è importante capire come i tempi del cibo possono impattare sulla cognizione" dice il professor Christopher Colwell del Dipartimento di Psichiatria e Scienze Biocomportamentali dell'UCLA. "Abbiamo dimostrato per la prima volta che una semplice regolazione del tempo di disponibilità del cibo altera l'orologio molecolare nell'ippocampo e può alterare le prestazioni cognitive dei topi".


Mangiare al momento sbagliato perturba anche il sonno. Il programma inadeguato di alimentazione provoca la perdita della normale differenza giorno/notte nella quantità di sonno, anche a parità di tempo totale trascorso dormendo nelle 24 ore. Il sonno diventa frammentato, e i topi recuperano con sonnellini più brevi durante il giorno e la notte.

 

 

 


Fonte: University of California Los Angeles via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Dawn H Loh, Shekib A Jami, Richard E Flores, Danny Truong, Cristina A Ghiani, Thomas J O’Dell, Christopher S Colwell. Misaligned feeding impairs memories. eLife, 2015;4:e09460. DOI: http://dx.doi.org/10.7554/eLife.09460

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)