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Prendi la vita alla leggera quando invecchi? Sbagliato.

Daniel Lieberman (left) and cardiologist Aaron BaggishMessaggio di un nuovo studio di Lieberman: "Poiché ci siamo evoluti per essere attivi durante la nostra vita, il nostro corpo ha bisogno di attività fisica anche in vecchiaia"Daniel Lieberman (sinistra) e il cardiologo Aaron Baggish si esercitano insieme...

Studio rivela che il caffè potrebbe abbassare il rischio di Alzheimer

Buone notizie per chi non riesce ad affrontare la giornata senza un caffè o un cappuccino mattutino: uno studio a lungo termine ha rivelato che bere grandi quantità di caffè può ridurre le probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer...

Ridurre il disordine potrebbe non aiutare le persone con demenza

Un ambiente privo di disordine potrebbe non essere indispensabile per aiutare le persone con demenza ad eseguire i compiti quotidiani, secondo un nuovo studio della University of East Anglia.I ricercatori hanno controllato se le persone con demenza...

Nell'Alzheimer è distrutta la regolazione circadiana della cognizione

circadian cycleLa disfunzione circadiana legata al morbo di Alzheimer (MA) è nota per interrompere il sonno e i modelli di attività quotidiane. La nuova ricerca in un topo modello della malattia suggerisce che l'accumulo di amiloide-beta (Aβ) nel cervello, uno dei...

Visti 'eventi' misteriosi nel cervello che aprono nuove strade per capire i disturbi mentali

bursts of brain activityUn 'evento' del cervello, registrato con fMRI. Gli scatti, a 6 secondi di distanza, mostrano segnali cerebrali correlati prima, durante, e dopo una breve esplosione di attività.Usando un nuovo modello di attività cerebrale, Maria Papa, Richard Betzel e...

Gli herpes si annidano nel sistema nervoso per tutta la vita, aumentando il rischio di demenza

herpes virusL'herpes tipo 1 è suggellato con un bacio per tutta la vita. Più della metà degli adulti statunitensi sono portatori di HSV1 (Herpes Simplex Virus tipo 1) che resta ibernato nel sistema nervoso periferico e non può mai essere sradicato.Un nuovo studio...

Alzheimer: come e dove si formano i grumi tossici

small oligomers under cryo electron microscopyPiccoli aggregati di proteine noti come oligomeri amiloide-beta (Aβ) sono sospettati di essere la causa principale dello sviluppo del morbo di Alzheimer (MA). Tuttavia, non è ancora chiaro dove e in quali condizioni si formano questi aggregati tossici.I...

C'è un legame tra genetica e demenza?

Il rapporto 2019 World Alzheimer‘s Disease rileva che circa 50 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di demenza, una cifra che dovrebbe raggiungere i 152 milioni entro il 2050. Nonostante studi intensi, i ricercatori non conoscono ancora le cause...

Smartphone può aiutare le persone con demenza a ricordare le attività quotidiane

use of smartphone to help rememberNei grafici il miglioramento ottenuto dai partecipanti usando gli ausili alla memoria permessi dalle app di smartphone.I risultati di un nuovo studio pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society mostrano che gli anziani con demenza lieve...

Caffè e tè associati a tassi ridotti di ictus e demenza

Caffè o tè possono essere associati a un rischio minore di ictus e demenza, secondo uno studio su individui sani da 50 a 74 anni di età, pubblicato il 16 novembre su PLOS Medicine. Il caffè si è anche associato a un rischio inferiore di demenza...

Nuovo approccio per un potenziale vaccino e trattamento per Alzheimer

Scienziati di LifeArc, in collaborazione con ricercatori britannici e tedeschi, hanno sviluppato un nuovo approccio promettente per trattare potenzialmente il morbo di Alzheimer (MA), e anche vaccinare contro di esso.Sia il trattamento a base di anticorpi...

Un chiarimento sul diabete e il rischio di demenza

È principalmente il controllo carente del diabete di tipo 2 che comporta un rischio elevato di deterioramento cognitivo e di demenza, non il diabete in sé stesso, secondo uno studio longitudinale di ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia...

Trattamenti del cancro riproposti potrebbero essere potenziali farmaci di Alzheimer

Dei farmaci per il cancro esistenti ed emergenti potrebbero essere riproposti come terapie da testare in studi clinici per le persone con rischio genetico di morbo di Alzheimer (MA), secondo un nuovo studio pubblicato in Science Advances. Ricerche che...

Una dieta anti-infiammatoria potrebbe essere la soluzione migliore per la salute cognitiva

inflammation level in healthy and alzheimer brainsRischio di demenza tre volte maggiore legato a dieta carente di frutta, verdure, fagioli e tè.Infiammazione (rosso) nel cervello sano (giovane a sx e anziano al centro) e nell'Alzheimer (dx).Mentre le persone invecchiano, aumenta l'infiammazione...

Helicobacter pylori: infezione e rischio di sviluppo di demenza

helicopter pyloriE' stata pubblicata su Aging una meta-analisi di studi di coorte che riferisce che l'infezione con vari agenti patogeni può avere un ruolo chiave nella patogenesi della demenza.Che l'infezione da Helicobacter pylori sia associata causalmente alla...

Studio propone nuovi biomarcatori per determinare il danno neuronale nell'Alzheimer

PC2 protein in CSF against MMSEGrafico della correlazione tra i livelli di proteina PC2 nel liquido cerebrospinale e i punteggi di Mini-Mental State Examination nei pazienti con Alzheimer.Il morbo di Alzheimer (MA) è la principale malattia neurodegenerativa negli anziani, per la quale...

Ascoltare la musica preferita migliora la funzione del cervello nei pazienti con Alzheimer

L'ascolto ripetuto di musica personalmente significativa induce la plasticità benefica del cervello nei pazienti con lieve deterioramento cognitivo o con morbo di Alzheimer (MA) iniziale, secondo un nuovo studio eseguito da ricercatori dell'Università di...

Diagnosi di Alzheimer e di demenze correlate riduce l'attività sociale

Nonostante la convinzione che la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer (MA) e di altre demenze sia fondamentale, un nuovo studio eseguito alla Rutgers University ha rilevato che la diagnosi potrebbe influire involontariamente sulle relazioni e sulle...

Demenze neurodegenerative: individuato un potenziale marcatore per la diagnosi precoce

Si tratta del neurofilamento a catena leggera ed è stato individuato in due studi internazionali a cui hanno partecipato Statale, Centro Dino Ferrari e Policlinico di Milano.Le riviste Nature Communications e Neurology hanno pubblicato due studi che...

Anomalie cerebrovascolari nell'Alzheimer: approccio adrenergico

BrainVascularNetworkSempre più evidenze provenienti da studi sia clinici che preclinici indicano che disfunzioni cerebrovascolari collegate all'età, compresi i cambiamenti della microstruttura cerebrovascolare, dell'integrità della barriera emato-encefalica, della reattività...

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