Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il crepacuore della demenza: trovare gratitudine nel dolore.

Sono il tipo di persona che di solito riesce a trovare il lato positivo in qualsiasi cosa. Sono innamorata della vita e dell'avventura infinita che l'accompagna. Credo nel potere della gratitudine, come tasto per accedere alla gioia in ogni situazione.


Tuttavia, di recente mi sono trovata a lottare con tutto questo. La mia famiglia è stata spinta in un viaggio complesso che ha stordito un po' tutti noi. Mio nonno ha la demenza, ed è improvvisamente diventata molto grave.


Quelle parole sembrano così facili da dire. La demenza è un problema che ho affrontato innumerevoli volte nella mia vita professionale. Ma ora che sta accadendo a qualcuno che adoro, le parole non possono nemmeno toccare il dolore di cuore che questo comporta.


Mi ritrovo improvvisamente immersa in un senso inatteso di dolore. E' un mondo sottosopra di emozioni contrastanti, il lutto per qualcuno che è ancora qui. Si tratta di una sorta di perdita al rallentatore ... come un cerotto che viene tolto molto lentamente da una ferita.


Ogni volta che lo vado a trovare, cerco i suoi occhi ... cerco, cerco, cerco piccoli pezzi di lui che possono essere rimasti, cerco qualcosa a cui aggrapparmi della vita che mi sta a cuore. A volte trovo quello che sto cercando. A volte semplicemente no, e riesco a trovare solo la paura e la confusione nei suoi occhi.


Ma ho anche cercato dentro di me. Cerco risposte. Cerco il significato che sta dietro la mia tristezza, e la rabbia, e il dolore. Cerco accettazione. Cerco gratitudine. E nella mia ricerca di queste cose, ecco che cosa ho scoperto.


Ho scoperto che sotto il dolore, c'è una presenza di amore indescrivibile. E' nel silenzio che c'è oltre il caos. Si può trovare nei più piccoli momenti di pace.


In una delle mie visite recenti, mio ​​nonno mi ha chiesto di avvicinarmi a lui. Mi ha guardato direttamente e, solo per un minuto, il suo pensiero sembrava chiaro. E ha detto: "Tesoro, non credo che sarò qui ancora a lungo. Ma voglio che tu sappia che ti amo con tutto il cuore. E so che tu mi ami".


In quel momento, il mio cuore era spezzato e rigonfio di enorme gratitudine. E' stato un dono prezioso che mi ha dato quel giorno, un tesoro che terrò per sempre. Mi sono sentita collegata a lui in un modo che non può essere interrotto, e mi piace pensare che anche lui lo sentiva.


La cosa più pazza del dolore è che non può esistere senza amore.

Potremmo fare molto per evitare o mitigare il dolore della perdita. Ma penso che potremmo perdere qualcosa. Come ha detto Brene Brown, "Quando facciamo diminuire l'oscurità, affievoliamo la luce".


Quindi sceglierò di rischiare di sentire tutto ... il dolore, la rabbia, la paura. Perché nel profondo c'è una corrente sotterranea di amore bellissimo, che supera in qualche modo il dolore della perdita.


E forse tra le nostre lacrime possiamo trovare alcuni barlumi di gioia ... e in quella possiamo trovare gratitudine.

 

 

 


Fonte: Sarah Powers in ElephantJournal (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.