Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le nonne che si prendono cura dei nipoti una volta alla settimana restano più acute

Uno studio del Women's Healthy Aging Project Australiano ha scoperto che prendersi cura dei nipoti un giorno alla settimana aiuta le nonne a rimanere mentalmente acute.


I risultati, pubblicati online in Menopause, costituisce una buona notizia per le donne dopo la menopausa, quando esse hanno bisogno di ridurre i rischi di sviluppare l'Alzheimer e gli altri disturbi cognitivi.


Al contrario, prendersi cura dei nipoti cinque o più giorni alla settimana ha alcuni effetti negativi nei test di acutezza mentale. "Sappiamo che le donne più anziane che sono socialmente impegnate hanno una migliore funzione cognitiva e un minor rischio di sviluppare demenza più tardi, ma un impegno troppo gravoso potrebbe essere solo negativo", ha detto Margery Gass, MD, direttrice esecutiva della North American Menopause Society (NAMS).


Le 186 donne australiane dello studio, con età da 57 a 68 anni, hanno eseguito tre diversi test di acutezza mentale e hanno anche annotato se pensavano che i loro figli avessero preteso particolarmente troppo da loro nell'ultimo anno. Tra le 120 nonne, quelle che avevano trascorso un giorno alla settimana a prendersi cura dei nipoti hanno ottenuto  risultati migliori su due delle tre prove.


Ma quelle che si erano prese cura dei nipoti per cinque o più giorni alla settimana sono andate significativamente peggio in uno dei test, quello che valuta la memoria di lavoro e la velocità di elaborazione mentale. Questa è stata una scoperta che i ricercatori non si aspettavano. Tuttavia, hanno anche scoperto che più è il tempo che le nonne avevano trascorso a prendersi cura dei nipoti, tanto più sentivano che i loro figli erano più esigenti con loro, quindi forse l'umore ha un ruolo nel risultato inaspettato. Gli investigatori stanno già proseguendo con la ricerca.


Anche se altre ricerche hanno esaminato la relazione tra acutezza mentale e impegno sociale, questa è la prima volta che questo tipo di ricerca esamina il grandmothering [l'accudire i nipoti della nonna]. "Poiché il grandmothering è un ruolo sociale importante e comune per le donne in postmenopausa, abbiamo bisogno di conoscere meglio gli effetti sulla loro salute futura", dice la Dott.ssa Gass. "Questo studio è un buon inizio".

 

 

 

 

 


FonteThe North American Menopause Society (NAMS)  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Katherine F. Burn, Victor W. Henderson, David Ames, Lorraine Dennerstein, Cassandra Szoeke. Role of grandparenting in postmenopausal women’s cognitive health. Menopause, 2014; 1 DOI: 10.1097/GME.0000000000000236

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.