Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le persone che assaporano la vita sono più in forma quando invecchiano

Le persone che godono della vita mantengono una migliore funzionalità fisica nelle attività quotidiane e conservano un ritmo di cammino più veloce man mano che invecchiano, rispetto alle persone che amano meno la vita, secondo un nuovo studio apparso su CMAJ (Canadian Medical Association Journal).


Uno studio su 3.199 uomini e donne over-60 residenti in Inghilterra, ha esaminato il legame tra benessere da positività e benessere fisico, seguendo i partecipanti per oltre 8 anni. I partecipanti sono stati divisi in tre categorie di età: 60-69, 70-79 e oltre 80 anni.


Ricercatori dell'University College London (UCL) del Regno Unito hanno valutato il godimento di vita dei partecipanti su una scala a quattro punti, dando un valore alle seguenti domande: "Mi piacciono le cose che faccio", "Mi piace stare in compagnia di altri", "A conti fatti, guardo indietro alla mia vita con un senso di felicità" e "Mi sento pieno di energia in questi giorni".


I ricercatori hanno usato colloqui personali per determinare se i partecipanti avevano dei deterioramenti nelle attività quotidiane, come alzarsi dal letto, vestirsi, fare il bagno o la doccia. Essi hanno misurato la velocità del cammino con un test sull'andatura.


"Lo studio dimostra che le persone anziane che sono più felici, e che si godono di più la vita, mostrano cali più lenti nella funzione fisica quando invecchiano", afferma il Dott. Andrew Steptoe dell'UCL. "Hanno meno probabilità di sviluppare disturbi nelle attività della vita quotidiana, come vestirsi o coricarsi e alsarzi dal letto, e la loro velocità di camminata declina ad un ritmo inferiore rispetto a quelli che amano di meno la vita".


I partecipanti della fascia 60-69 avevano livelli più elevati di benessere, così come quelli con status socio-economico e istruzione più alti e coloro che erano sposati e stavano lavorando. Senza sorpresa, le persone con malattie croniche come le malattie cardiache, il diabete, l'artrite, l'ictus e la depressione avevano livelli più bassi di godimento della vita.


Le persone con benessere più basso avevano una probabilità più che tripla di sviluppare problemi nelle loro attività fisiche quotidiane, delle loro controparti positive. "Questo non dipende dal fatto che le persone più felici sono in condizioni migliori di salute, o sono più giovani, o più ricche, o perchè hanno stili di vita più sani alla partenza, dal momento che anche quando prendiamo in considerazione questi fattori, il rapporto persiste", dice Steptoe.


"Il nostro lavoro precedente ha dimostrato che le persone anziane che si godono di più la vita hanno più probabilità di sopravvivere nel corso dei successivi otto anni; questo studio dimostra anche che mantengono una migliore funzione fisica".

"I nostri risultati forniscono ulteriori prove che il godimento della vita è rilevante per disabilità e mobilità future degli anziani", concludono Steptoe e i coautori. "Gli sforzi per migliorare il benessere in età avanzata possono avere benefici per la società e per i sistemi sanitari".

 

 

 

 

 


FonteCanadian Medical Association Journal, via EurekAlert!.

Riferimenti:  Andrew Steptoe, Cesar De Oliveira, Panayotes Demakakos, Paola Zaninotto. Enjoyment of life and declining physical function at older ages: a longitudinal cohort study. CMAJ, First published January 20, 2014, doi: 10.1503/cmaj.131155

Pubblicato in eurekalert.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.