Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Tempi sbagliati di sonno sconvolgono il ritmo dei geni

Un nuovo studio della University of Surrey, pubblicato oggi sulla rivista PNAS (Proceedings of National Academy of Sciences), ha scoperto che i ritmi quotidiani dei nostri geni sono interrotti quando cambiano i tempi del sonno.


I ricercatori hanno messo 22 partecipanti su un giorno di 28 ore in un ambiente controllato, senza il ciclo luce-buio naturale. Come risultato, il ciclo sonno-veglia è stato ritardato di quattro ore ogni giorno, finché il sonno è risultato fuori sincronia di 12 ore rispetto al loro orologio cerebrale e nel mezzo di quello che sarebbe stato il loro 'giorno' normale.


Il team ha poi raccolto campioni di sangue per misurare i ritmi di espressione genica dei partecipanti. Durante questa interruzione dei tempi del sonno, c'è stata una riduzione di sei volte nel numero di geni che hanno un ritmo circadiano (un ritmo con un periodo di circa 24 ore). Questo includeva molti regolatori associati a trascrizione e traduzione, un indice di enormi problemi in molti processi biologici.


Lo studio rivela anche quali geni possono essere regolati dai cicli sonno-veglia e quali sono regolati dall'orologio biologico centrale. Questa scoperta fornisce nuovi indizi circa la funzione del sonno separato dall'orologio circadiano.


L'autore senior, il Professor Derk-Jan Dijk del Centro di Ricerca del Sonno dell'Università del Surrey, ha dichiarato: "Questa ricerca può aiutarci a capire gli esiti negativi per la salute connessi con il lavoro a turni, il jet lag e le altre condizioni che alterano il ritmo dei nostri geni. I risultati implicano anche che gli orari di sonno-veglia possono essere usati per influenzare la ritmicità di molti processi biologici, fatto che può essere molto rilevante per le condizioni in cui l'orologio biologico è alterato, come nell'invecchiamento".


Il co-autore dottor Simon Archer, dalla Scuola di Bioscienze e Medicina dell'Università del Surrey, ha aggiunto: "Oltre il 97% dei geni ritmici vanno fuori sincronia con il sonno ad orari sbagliati e questo spiega veramente perché ci sentiamo così male con il jet lag, oppure quando dobbiamo lavorare con turni irregolari".


La ricerca è stata finanziata dal BBSRC, ed è stata condotta al Centro di Ricerca Clinica dell'Università del Surrey.

 

 

 

 

 


FonteUniversity of Surrey, via AlphaGalileo.

Riferimenti:  Simon N. Archer, Emma E. Laing, Carla S. Möller-Levet, Daan R. van der Veen, Giselda Bucca, Alpar S. Lazar, Nayantara Santhi, Ana Slak, Renata Kabiljo, Malcolm von Schantz, Colin P. Smith, and Derk-Jan Dijk. Mistimed sleep disrupts circadian regulation of the human transcriptome. Proceedings of the National Academy of Sciences, January 2014

Pubblicato in alphagalileo.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.