Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dalla Corea nuovo farmaco per l'Alzheimer [dei topi] senza effetti collaterali infiammatori

αAβ Gas6 clears Aβ oligomers and fibrils without causing neurotoxicityIl farmaco αAβ-Gas6 elimina gli oligomeri e le fibrille Aβ senza causare neurotossicità. Frammentazione degli assoni: da sinistra neuroni e assoni in cervello sano, con oligomeri Aβ, con oligomeri Aβ + aducanumab, con Aβ + αAβ-Gas6. Gli assoni frammentati (giallo) sono esacerbati dal trattamento con aducanumab.

Sebbene l'Aduhelm, un anticorpo monoclonale che punta l'amiloide-beta (Aβ), sia diventato da poco più di un anno il primo farmaco approvato dalla FDA degli Stati Uniti per il morbo di Alzheimer (MA), in base alla sua capacità di ridurre il carico di placca Aβ nei pazienti con MA, il suo effetto sul miglioramento cognitivo è ancora da dimostrare.


Inoltre, circa il 40% dei pazienti trattati con questo anticorpo ha subito gravi effetti collaterali che comprendono edemi cerebrali (ARIA-E) ed emorragie (ARIA-H) che sono probabilmente correlati alle risposte infiammatorie nel cervello quando l'anticorpo Aβ lega i recettori Fc (FCR) delle cellule immunitarie come microglia e macrofagi.


Questi effetti collaterali infiammatori possono causare la morte delle cellule neuronali e l'eliminazione delle sinapsi da parte delle microglia attivate e quindi potenzialmente esacerbare la compromissione cognitiva nei pazienti con MA. Pertanto, l'attuale immunoterapia a base di anticorpi Aβ porta il rischio intrinseco di produrre più danni che benefici a causa dei suoi effetti collaterali infiammatori.


Per superare questi problemi, un team di ricercatori del KAIST in Corea del Sud ha sviluppato un nuovo farmaco proteico di fusione, αAβ-Gas6, che elimina efficacemente l'Aβ attraverso un meccanismo completamente diverso rispetto all'immunoterapia Aβ basata su anticorpi. In topi modello di MA, l'αAβ-Gas6 non solo ha rimosso l'Aβ con maggiore potenza, ma ha anche eluso gli effetti collaterali infiammatori neurotossici associati ai trattamenti convenzionali con anticorpi.


La scoperta è pubblicata dal 4 agosto su Nature Medicine.


Gli autori dello studio Chan Hyuk Kim e Won-Suk Chung, professori associati nel dipartimento di scienze biologiche del KAIST, hanno scritto:

"L'attivazione degli FCR da parte degli anticorpi che puntano l'Aβ induce la fagocitosi dell'Aβ mediata dalle microglia, ma produce anche segnali infiammatori, con danni inevitabili ai tessuti cerebrali.

"Pertanto, abbiamo usato l'efferocitosi, un processo cellulare mediante il quale le cellule morte vengono rimosse dai fagociti come via alternativa per eliminare l'Aβ dal cervello.

“L'efferocitosi è accompagnata da risposte antinfiammatorie per mantenere l'omeostasi dei tessuti. Per sfruttare questo processo, abbiamo progettato Gas6, una proteina adattatrice solubile che media l'efferocitosi tramite i recettori fagocitici TAM in modo tale che la sua specificità di puntamento fosse rediretta dalle cellule morte alle placche di Aβ".


I professori e il loro team hanno dimostrato che il farmaco risultante αAβ-GAS6 ha indotto la fagocitazione dell'Aβ attivando non solo la fagocitosi microgliale ma anche quella astrocitica, poiché i recettori fagocitici TAM sono altamente espressi da questi due fagociti principali nel cervello.


È importante sottolineare che l'αAβ-Gas6 ha promosso un assorbimento robusto di Aβ senza mostrare segni di infiammazione e neurotossicità, in netto contrasto con il trattamento con anticorpo monoclonale Aβ. Inoltre, hanno dimostrato che l'αAβ-Gas6 ha ridotto sostanzialmente l'eliminazione eccessiva di sinapsi da parte delle microglia, portando di conseguenza a un migliore recupero comportamentale nei topi modello di MA.


“Su topi modello di angiopatia amiloide cerebrale (CAA), un disturbo cerebrovascolare causato dalla deposizione di Aβ all'interno delle pareti dei vasi sanguigni del cervello, abbiamo anche dimostrato che la somministrazione intratecale della proteina di fusione Gas6 eliminava significativamente l'amiloide cerebrovascolare assieme alla riduzione di microemorragie. Questi dati dimostrano che l'αAβ-Gas6 è un potente agente terapeutico per eliminare l'Aβ senza esacerbare le microemorragie correlate alla CAA".

Può NON essere rilevante perché:

I risultati sono stati ottenuti su topi.

Sfortunatamente, nella storia della ricerca sul MA, nessun farmaco che aveva fatto miracoli sui topi si è poi dimostrato efficace per l'uomo.

Speriamo che questo sia il primo.


I prof.ri Kim e Chung hanno scritto:

“Riteniamo che il nostro approccio possa essere una svolta nel trattamento del MA senza causare effetti collaterali infiammatori e perdita di sinapsi. Il nostro approccio è promettente come nuova piattaforma terapeutica applicabile ad altre malattie oltre il MA.

"Modificando la specificità di puntamento della proteina di fusione, la Gas6 può essere applicata a vari disturbi neurologici e alle malattie autoimmuni interessate da molecole tossiche che dovrebbero essere rimosse senza causare risposte infiammatorie".


Per sfruttare questa strategia, i professori Kim e Chung hanno fondato la Illimis Therapeutics che progetterà proteine ​​di fusione Gas6 chimeriche che possono rimuovere gli aggregati tossici dal sistema nervoso. Attraverso questa azienda, stanno pianificando di sviluppare ulteriormente varie proteine ​​Gas6-fusion non solo per l'Aβ ma anche per la tau, e quindi trattare i sintomi del MA.

 

 

 


Fonte: The Korea Advanced Institute of Science and Technology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: H Jung, ...[+9], CH Kim. Anti-inflammatory clearance of amyloid-β by a chimeric Gas6 fusion protein. Nature Medicine, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


Notizie da non perdere

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.