Prima di iniziare la mia consueta rubrica vorrei rispondere alle preoccupazioni di un lettore del Chronicle Herald che crede che non sono io in realtà a scrivere questi articoli.
Li scrivo io, naturalmente. Penso che forse sono ancora in grado di farlo per una serie di cose, tra cui una diagnosi molto precoce e anche, probabilmente, per aver preso negli ultimi 3 anni un farmaco in un progetto di ricerca.
Dorothea ha notato una differenza in me quando il farmaco è stato improvvisamente sospeso, anche se sembrava che fossi ancora in grado di scrivere. In una delle nostre prime visite alla clinica di memoria ho imparato che spesso molte persone con demenza mantengono una riserva di capacità nei settori in cui un tempo eccellevano.
Anche se sono molto grato di poter ancora scrivere, mi sto deteriorando in altri modi.
La mia perdita di memoria, ad esempio, è più evidente. Non riesco più a seguire i miei misteri della BBC. Sono incerto come raggiungere dei posti. A volte non riesco a ricordare le conversazioni che ho fatto un paio di giorni fa. Ora sono fisicamente fragile, ma in questa condizione non devo fare nulla in casa.
Nonostante tutto, io sono così grato di essere in grado di impegnarmi nelle attività di ogni giorno, anche se con l'aiuto di familiari e amici.
Il “velo di lacrime” non riuscirà a sopraffarmi. I miei ringraziamenti vanno a Dorothea, alla mia famiglia e a tanti amici. Peter, Donna e Carol non mi hanno mai chiuso fuori, come si suol dire. Sheila vive a Toronto e resta in contatto.
La nipote Molly voleva fare la sua festa di compleanno con la nonna, il nonno e i suoi amici. Gli amici di Molly sapevano della mia demenza e erano abbastanza a loro agio. Certamente mi ha fatto sentire più giovane. Senza la famiglia e gli amici la mia sorte non sarebbe felice.
Dorothea è andata a casa a St. John's per vedere la sua vecchia amica il cui marito era morto. Le ha permesso di avere una pausa benvenuta dal tenermi d'occhio, anche se di nuovo con l'aiuto di familiari e amici.
Ho avuto una meravigliosa esperienza recente con una giovane donna a casa di Peter e Carol. Maddie Hiscock è la nipote di Carol, sua madre è la gemella di Carol, Cheryl Hiscock.
Ci si potrebbe aspettare che una giovane donna sia un po' titubante a chiacchierare con un ottantenne con demenza. Per niente. Maddie ha scelto di sedersi accanto a me a cena e abbiamo parlato di tutto, escluso il mio problema di salute mentale. Mi sono innamorato di Maddie.
Peter era lì per intrattenerci e quindi non ho avuto tutta l'attenzione. Anche l'amico di Maddie, Liam, era con noi e sembrava godere dell'umorismo di Peter. Carol gira gli occhi durante le prestazioni di Peter.
Ho avuto un'altra esperienza meravigliosa con l'amica di lunga data di Donna, Liz. Lei ha conosciuto la demenza nella sua famiglia. A volte facevo finta di dimenticare il suo nome. Qualsiasi cosa per una risata. Mia madre mi chiamava lackadaisical omadhaun (~ matto sconsiderato).
Mentre eravamo a casa di Peter e Carol a Northport ci siamo fermati dai buoni amici Linda e Owen Letcher dove ci attendevano biscotti e caffè. Sono i genitori di Dale, che gestisce la palestra che mi tiene così in forma. OK, non così in forma. Owen gode anche di una pensione della CBC. Ha fatto cose utili come tecnico, mentre io stavo in panciolle come oratore.
Mentre Dorothea era via, Donna è venuta da me e dormiva lì per tenermi d'occhio. Ha messo un limite ai miei Manhattan. Sono rimasto sorpreso di quanto mi mancava Dorotea mentre era via. Quando lavoravo alla CBC ho viaggiato molto, lasciando mia moglie a prendersi cura della famiglia.
Donna era meravigliosa. Ha trascorso le notti nella nostra casa e si è presa un po' di tempo di pausa dal lavoro per essere lì con me. Mi ha preso furtivamente un Manhattan quando il campo era libero.
Donna sapeva quanto mi diverto a Mahone Bay e quindi mi ha portato giù in auto e ha fatto acquisti al panificio di Wiles e ha chiacchierato con la proprietaria, Elsbeth. Si notava che lei e Donna erano vedove, e si arrangiavano.
Fonte: Darce Fardy in The Chronicle Herald (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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