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Darce Fardy: Dorothea è, dopo tutto, la mia memoria

darce fardy and dorothea

Gentilezza è una parola usata spesso, ma porta una montagna di significati per me e Dorothea. L'ho visto proprio di recente in due occasioni.


Mentre Dorothea mi stava aiutando a uscire dalla portiera posteriore della macchina, un uomo che non avevamo mai incontrato, che lavorava nella proprietà di un vicino, si è precipitato verso di me e mi ha offerto un appoggio robusto per farmi scendere dalla macchina e poi è tornato al lavoro. Non abbiamo mai saputo il suo nome. Ma ha avuto parole di saluto: "Se non ci fossero gli anziani, i giovani non imparerebbero nulla". Poi se n'è andato. Così!


Lo stesso giorno, mentre ero in palestra, è successo di nuovo. Ho cominciato a sentirmi svenire e ho pensato che avrei potuto cadere. Dale e Dayna della palestra hanno visto cosa stava succedendo, sono corsi con dell'acqua e hanno aiutato Dorothea a mettermi in macchina. Hanno aspettato fino a quando mi sono accomodato e messo a mio agio. Sono tornato in palestra il giorno successivo e una cauta Dayna ha regolato il regime [di allenamento] nel caso in cui avessi ripetuto il mio spettacolo.


Persone che non conosciamo ci fermano per strada per chiedere come stiamo andando. Gli sconosciuti sono gentili. E naturalmente Peter, Carol e Donna hanno un ruolo importante nel mantenerci impegnati. Anche JoAnne, la donna meravigliosa che viene ogni due settimane per aiutare a pulire casa, è un'ispirazione meravigliosa.


Nella mia rubrica, cerco di mettere in parole cosa sta succedendo nella mia mente. Nei momenti di inattività, e ce ne sono molti, fingo di riflettere un po'. Questo non inganna Dorothea. Dopotutto è la mia memoria.


Nel frattempo, ci sono molte ricerche in corso per capire cosa causa la demenza. Il professor Ian Pottie della Mount St. Vincent University sta studiando la demenza ed è entusiasta dell'uso di uno spettrometro a risonanza magnetica nucleare per la sua ricerca. Lo chiama un punto di svolta. Avendo la demenza, sono cauto riguardo a un 'punto di svolta', qualunque cosa sia. Sembra tutto troppo complicato da capire per me, ma sono disposto a offrirmi volontario per aiutare. Credo.


Andre Picard, giornalista rispettato, scrive che possiamo ritardare l'insorgere della demenza: evitare l'inattività (hmmm ...) e l'obesità (quasi), scrivere (lo faccio), suonare musica (non lo faccio), essere socialmente impegnati (lo sono).


Anche i nostri vicini di casa, i Johnsons, sono gentili con noi. Ci tengono d'occhio. Sappiamo che aiuteranno se necessario.


Questo è abbastanza del tutto. Presto avremo di nuovo insieme quasi tutti della nostra famiglia, tranne uno, per la festa della mamma, quando Sheila verrà a trovarci con il figlio Patrick. Gabrielle non ce l'ha fatta questa volta.


Quando Sheila entra tutte le luci si accendono. E saremo tutti di nuovo insieme. Peter, Carol, Amber e David; Donna, Seamus e Molly e Patrick di Sheila. Una meritata celebrazione dello splendido contributo di Dorothea a tutte le nostre vite, la festa della mamma.


Che famiglia! Che Nonna!

 

 

 


Fonte: Darce Fardy in The Chronicle Herald (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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