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Nuove informazioni sul legame tra stress cronico e Alzheimer

 

Lo stress psicosociale cronico contribuisce allo sviluppo del morbo di Alzheimer (MA), coinvolgendo un percorso chiamato 'asse ipotalamo-ipofisi-surrene' (asse HPA, hypothalamic–pituitary–adrenal).


Una nuova revisione pubblicata sulla rivista Biological Reviews descrive il modo in cui i fattori ambientali e genetici possono influire sull'asse HPA degli individui e in definitiva sul rischio di MA.


La revisione propone anche un meccanismo con cui i fattori genetici che influenzano l'asse HPA possono influenzare anche l'infiammazione, un fattore cruciale che guida la neurodegenerazione.


L'autore senior David Groth PhD, dell'Università di Curtin, in Australia, ha detto:

"Ciò che sappiamo è che lo stress cronico influisce su molti percorsi biologici all'interno del corpo. C'è un'interazione intima tra l'esposizione allo stress cronico e i percorsi che influenzano la reazione del corpo a tale stress.

"Le variazioni genetiche all'interno di questi percorsi possono influenzare il modo in cui si comporta il sistema immunitario del cervello, portando a una risposta disfunzionale.

"Nel cervello, questo provoca un'interruzione cronica dei normali processi cerebrali, aumentando il rischio di successiva neurodegenerazione e in definitiva di demenza".

 

 

 


Fonte: Wiley (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ayeisha Milligan Armstrong, Tenielle Porter, Hazel Quek, Anthony White, John Haynes, Connie Jackaman, Victor Villemagne, Kylie Munyard, Simon Laws, Giuseppe Verdile, David Groth. Chronic stress and Alzheimer's disease: the interplay between the hypothalamic–pituitary–adrenal axis, genetics and microglia. Biological Reviews, 22 June 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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