Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nell'Alzheimer c'è un collasso di reti di proteine, parallelo all'avanzamento della malattia

The Multi Relational Disease Network

Sappiamo che il morbo di Alzheimer (MA) presenta interazioni tra molti geni diversi, il che rende difficile individuare i meccanismi specifici. Ma ora, ricercatori giapponesi hanno trovato un nuovo modo per identificare i geni implicati nella neurodegenerazione del MA.


In uno studio pubblicato questo mese su Human Molecular Genetics, ricercatori della Università di Osaka, della Niigata University e del Centro Nazionale Geriatria e Gerontologia, hanno svelato i geni che scatenano cambiamenti specifici nelle connessioni tra proteine, chiamate 'reti di dominio proteico' ​​(PDN, protein domain networks), che sono associate significativamente con la neurodegenerazione del MA.


L'analisi della rete è efficace per identificare caratteristiche di MA negli esseri umani, come pure per identificare geni che controllano alterazioni patologiche nelle proprietà della rete. I ricercatori hanno condotto un'analisi di rete dei cambiamenti nelle PDN, per determinare se questo processo potrebbe essere usato per rivelare cambiamenti genetici associati alla patologia MA nelle diverse fasi della malattia.


“Le PDN possono variare notevolmente tra i tessuti e i tipi di cellule e hanno strutture diverse nello stato normale rispetto a quello di malattia”, spiega Masataka Kikuchi, primo autore dello studio. “Volevamo vedere se era possibile usare un approccio integrato di rete per identificare nuovi geni associati con il crollo delle PDN nel MA”, aggiunge Michiko Sekiya, prima co-autrice.


Per fare questo, i ricercatori hanno esaminato i dati di interazione delle proteine ​​e i dati di espressione genica da campioni cerebrali post-mortem di pazienti con MA per generare PDN. Hanno scoperto che il deterioramento delle PDN si è verificato in specifiche fasi di MA e hanno identificato il RAC1 come gene specifico che ha un ruolo chiave nell'alterazione delle PDN. Hanno quindi esaminato gli effetti della disattivazione del RAC1 nel moscerino della frutta Drosophila.


“Abbiamo trovato livelli ridotti di RAC1 nei campioni cerebrali post-mortem di pazienti con MA, e questi cambiamenti sono stati convalidati dai livelli di espressione genica in un insieme di dati accessibile al pubblico”, dice l'autore senior Koichi M. Iijima. “Di più, l'inibizione del RAC1 nei Drosophila ha indotto cambiamenti dipendenti dall'età nel comportamento, accompagnati da neurodegenerazione”.


Hanno anche trovato che il numero di interazioni che costituiscono le PDN in tre regioni dei cervelli di MA è diminuito in ogni fase del MA.


“Questi dati forniscono ulteriori prove che le PDN collassano durante la progressione del MA”, dice Norikazu Hara, primo co-autore. “Quindi i cambiamenti delle PDN possono essere un elemento chiave della disfunzione neuronale e della neurodegenerazione che si verifica nel MA”.


Questi risultati indicano che un approccio integrato alla rete è vantaggioso nel determinare i fattori che portano alla neurodegenerazione del MA, potendo quindi migliorare le possibilità di scoprire nuovi biomarcatori e trattamenti terapeutici.

 

 

 


Fonte: Osaka University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Masataka Kikuchi, Michiko Sekiya, Norikazu Hara, Akinori Miyashita, Ryozo Kuwano, Takeshi Ikeuchi, Koichi M. Iijima, Akihiro Nakaya. Disruption of a RAC1-centred network is associated with Alzheimer’s disease pathology and causes age-dependent neurodegeneration. Human Molecular Genetics, 1 Mar 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.