Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Programma appena scoperto di rimozione dei rifiuti cellulari aiuta a creare nuovi neuroni

Neural stem cells in the brain labeled by vimentin in red and Sox2 in cyanImmagine a immunofluorescenza del giro dentato, all'interno dell'ippocampo, uno dei 2 posti dove risiedono le cellule staminali neuronali nel cervello di topo. Nell'immagine molte cellule staminali neurali nel cervello colorate dalla vimentina in rosso e dalla Sox2, un marcatore delle cellule che si auto-rinnovano, in turchese. (Fonte: Christopher Morrow)

Una nuova ricerca svolta da scienziati dell'Università del Wisconsin di Madison rivela che un filamento cellulare aiuta le cellule staminali neurali ad eliminare proteine ​​danneggiate e aggregate, un passo importante nella produzione di nuovi neuroni.


Il lavoro fornisce un nuovo bersaglio cellulare per interventi che potrebbero aumentare la produzione di neuroni quando è più necessario, come dopo una lesione cerebrale. E poiché i raggruppamenti di proteine sono una caratteristica di molte malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer, il nuovo studio potrebbe fornire un'idea di come queste proteine ​​tossiche possono essere spazzate via.


Darcie Moore, assistente professoressa di neuroscienze, ha guidato il lavoro con il ricercatore postdottorato Christopher Morrow. Il loro studio è disponibile online sulla rivista Cell Stem Cell.


“Come obiettivo a lungo termine, ci piacerebbe riuscire a indurre le cellule staminali neurali endogene ad aiutare a rigenerare i tessuti, soprattutto dopo un ictus o un certo tipo di neurodegenerazione”, spiega Morrow.


In un topo modello, il gruppo ha identificato un filamento cellulare chiamato 'vimentina' come componente chiave del sistema di gestione proteico delle cellule staminali neurali. Ha scoperto che la vimentina porta i proteasomi (tritarifiuti molecolari che possono digerire le proteine ​puntate) ai grumi di proteine ​​danneggiate che devono essere rimosse per far funzionare correttamente le cellule. Le cellule staminali neurali accumulano proteine ​​danneggiate durante il processo di invecchiamento, o quando sono inattive o esposte a sostanze chimiche tossiche.


Quando le cellule staminali neurali mancavano della vimentina, erano più inefficaci ad eliminare le proteine puntate, uscivano più lentamente dallo stato dormiente e riuscivano meno a recuperare dopo essere state esposte a tossine dannose per le proteine. I topi incapaci di produrre vimentina avevano una capacità ridotta di produrre nuovi neuroni dalle cellule staminali in giovane età, il che suggerisce che la vimentina è importante per mantenere attive e produttive le cellule staminali neurali durante l'invecchiamento.


I libri di testo usati insegnano che i mammiferi adulti non producono nuovi neuroni. Non è così, dice Morrow:

“Prove recenti suggeriscono che le cellule staminali neurali sono presenti nei mammiferi adulti, semplicemente non entrano nel ciclo e nella divisione cellulare. E ora sappiamo anche che una componente critica di una cellula staminale neurale, che entra nel ciclo cellulare, elimina le proteine​. Stiamo descrivendo un programma che hanno le cellule staminali neurali per eliminare le proteine con rapidità ed efficienza, e per entrare nel ciclo cellulare per essere sottoposte alla neurogenesi”.


Quel programma prevede la marcatura delle proteine ​​danneggiate, concentrandole in un punto nella cellula, e quindi portare i digestori in quel punto per scomporre le proteine ​​danneggiate. Per studiare il ruolo che ha la vimentina in questo programma, Morrow ha contrassegnato la proteina filamento con un marcatore fluorescente e ha anche studiato topi incapaci di produrre la vimentina.


Ha visto che, anche se le cellule staminali neurali possono comunque marcare e concentrare le proteine ​​danneggiate senza vimentina, avevano bisogno di questa proteina filamento per portare i proteasomi al posto giusto per eliminare tutte le proteine vecchie. Con una capacità ridotta di eliminare le proteine ​​accumulate, le cellule staminali neuronali andavano peggio nell'uscire dallo stato dormiente e nel produrre nuovi neuroni nei topi.


È una rinascita sorprendente per il ruolo della vimentina, che gli scienziati da tempo avevano assunto fosse in gran parte limitato ad aiutare le cellule a spostarsi e a dare supporto strutturale alla cellula. Vent'anni fa, dei ricercatori hanno sviluppato topi in grado di produrre vimentina, e sembravano a posto. Ma ora sta diventando chiaro che la vimentina è importante per rispondere a situazioni difficili, come l'invecchiamento o le tossine, che minacciano di rovinare le cellule con proteine ​​aggregate.


Le mutazioni nella vimentina sono state collegate a malattie negli esseri umani, come la cataratta e, in alcuni casi, all'invecchiamento accelerato. E le cellule tumorali si affidano alla vimentina quando cominciano a metastatizzare. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare come la vimentina influenza la salute cellulare, l'invecchiamento e le malattie negli esseri umani e in altri animali.


“Oltre a concentrarci sulle cellule staminali neurali come percorso verso terapie rigenerative, un ovvio passo successivo è indagare il ruolo della vimentina in altre malattie, come il cancro”, spiega la Moore. “Questo studio ci dà molto lavoro supplementare”.

 

 

 


Fonte: Eric Hamilton in University of Wisconsin–Madison (> English text) - Traduzione di Matteo Pellizzari.

Riferimenti: Christopher S. Morrow, Tiaira J. Porter, Nan Xu, Zachary P. Arndt, Kayla Ako-Asare, Helen J. Heo, Elizabeth A.N. Thompson, Darcie L. Moore. Vimentin Coordinates Protein Turnover at the Aggresome during Neural Stem Cell Quiescence Exit. Cell Stem Cell, 27 Feb 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.