Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovato farmaco che protegge i neuroni dallo stress dell'Alzheimer

Cultured mouse neurons treated with a mitochondria protecting compoundNeuroni di topo in coltura: quelli trattati con un composto che protegge i mitocondri sono diventati più allungati rispetto a quelli non trattati. (Fonte: Scripps)

Una nuova sofisticata piattaforma di selezione di farmaci, sviluppata dagli scienziati dello Scripps Research Institute, ha permesso di scoprire una serie di composti farmaceutici, compreso un ingrediente presente nelle pastiglie per il mal di gola, che può proteggere potentemente le cellule cerebrali da pericolosi fattori di stress dell'Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative.


La piattaforma di screening, descritta in un articolo pubblicato su Science Advances, permette per la prima volta ai ricercatori di testare rapidamente delle 'librerie' con migliaia di molecole, per trovare quelle che danno ampia protezione ai mitocondri nei neuroni. I mitocondri sono piccoli reattori di ossigeno che forniscono alle cellule la maggior parte della loro energia.


Essi sono particolarmente importanti per la salute e la sopravvivenza dei neuroni. Il danno mitocondriale è sempre più riconosciuto come un fattore importante, e in alcuni casi una causa, delle malattie di degenerazione neuronale come l'Alzheimer, il Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA).


Gli scienziati, nella dimostrazione iniziale, hanno usato la loro piattaforma per analizzare rapidamente una libreria di 2.400 composti, dalla quale ne hanno selezionato più di una dozzina che aumenta la salute dei mitocondri neuronali e fornisce un'ampia protezione dallo stress delle malattie neurodegenerative.


I ricercatori stanno attualmente testando il più potente di questi protettori dei mitocondri in modelli animali di Alzheimer, di SLA e di altre malattie, con l'obiettivo finale di sviluppare uno o più nuovi farmaci.


“Non è stato ancora enfatizzato nella ricerca di terapie efficaci, ma il fallimento dei mitocondri è una caratteristica di molte malattie neurodegenerative e una cosa che deve essere corretta se si vuole che i neuroni sopravvivano”, dice il ricercatore senior Ronald Davis PhD, professore del Dipartimento di Neuroscienze dello Scripps. “Quindi credo molto che trovare molecole di protezione dei mitocondri è il modo di andare contro queste malattie".


Scienziati di studi precedenti avevano sviluppato selezionatori per molecole che possono migliorare la funzione mitocondriale, ma si erano concentrati solo sui mitocondri nelle cellule al di fuori del cervello. Un sistema di selezione che misura la salute mitocondriale nei neuroni maturi richiede colture di tali neuroni, che sono relativamente difficili da mantenere, in parte perché non si dividono per generare nuovi neuroni.


Però Davis era convinto che solo questo approccio più difficile, che gli altri hanno evitato, compresi i ricercatori farmaceutici, avrebbe consentito di scoprire composti che salvaguardano le cellule cerebrali proteggendo i loro mitocondri.


Il sistema di selezione sviluppato da Davis e dal suo team, usa colture di neuroni del cervello di topo in cui i mitocondri sono marcati in modo fluorescente. La scansione con un microscopio sofisticato e l'analisi semi-automatica dell'immagine consente ai ricercatori di registrare rapidamente i numeri e le forme mitocondriali, e altri marcatori visibili della salute nei neuroni prima e dopo l'esposizione a composti diversi.


Nei test iniziali, il team ha scoperto che i composti con benefici riferiti per i mitocondri in altri tipi di cellule non hanno avuto effetti positivi evidenti per i mitocondri dei neuroni. I ricercatori hanno quindi scandagliato la loro biblioteca di 2.400 composti, che comprende molti composti farmacologici già esistenti, e ne hanno trovato 149 con effetti positivi significativi sui mitocondri neuronali.


Con ulteriori test gli scienziati hanno vagliato questa prima selezione fino a un numero molto più piccolo, e ne hanno trovato diversi che sono riusciti a proteggere in modo robusto i mitocondri dei neuroni del topo da tre stress che sappiamo danneggiare i mitocondri nell'Alzheimer: grappoli piccoli e tossici della proteina amiloide-beta, il neurotrasmettitore glutammato (che può eccitare i neuroni fino a farli morire), e il perossido, una molecola altamente reattiva che può essere rilasciata dai mitocondri danneggiati e andare avanti danneggiando i mitocondri sani.


I composti con effetti benefici hanno protetto i mitocondri neuronali più degli altri, in qualche modo, ed evidentemente hanno lavorato attraverso vari meccanismi biologici. Ad esempio, la diclonina, un anestetico presente in alcuni prodotti per il mal di gola, ha protetto i neuroni in coltura dalla tossicità del glutammato e del perossido.


La diclonina ha anche aumentato la produzione di energia dei mitocondri sani, così come l'attività delle sinapsi dei neuroni  ospitanti, i punti di connessione con altri neuroni. La diclonina è sembrata così promettente che i ricercatori l'hanno messa nell'acqua dei topi viventi, e hanno di nuovo trovato la prova che potenzia potentemente la salute dei mitocondri nel cervello degli animali.


“Resta un mistero il motivo per cui la diclonina e altri anestetici locali hanno tali effetti sui mitocondri nei neuroni, non l'avevamo proprio previsto”, spiega Davis. “Ma i composti che abbiamo identificato ci danno forti speranze che vedremo effetti benefici quando li testeremo su modelli animali di specifiche malattie neurodegenerative, come stiamo facendo ora”.

 

 

 


Fonte: Scripps Research Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Boglarka H. Varkuti, Miklos Kepiro, Ze Liu, Kyle Vick, >Yosef Avchalumov, Rodrigo Pacifico, Courtney M. MacMullen, Theodore M. Kamenecka, Sathyanarayanan V. Puthanveettil, Ronald L. Davis. Neuron-based high-content assay and screen for CNS active mitotherapeutics. Science Advances, 8 Jan 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.