Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo agente attiva ‘elimina-rifiuti’ nei neuroni, smaltendo proteine tossiche nei topi

Garbage Disposal

Neuroscienziati della Georgetown University dicono di aver sviluppato e testato un agente che riduce l'accumulo di proteine ​​tossiche in modelli animali sia di Parkinson che di morbo di Alzheimer (MA), e migliora il comportamento cognitivo e motorio.


Il team ha presentato i risultati sull'agente, il CM101 (chiamato anche BK40143), in una presentazione orale durante la riunione annuale della Society for Neuroscience a Chicago il 22 ottobre.


Il CM101 funziona attivando il sistema di “smaltimento dei rifiuti” di un neurone, che è preposto all'eliminazione delle proteine ​​indesiderate e tossiche, come la tau e l'amiloide-beta 42, tra gli altri composti, che spesso si trovano nel MA, e l'alfa-sinucleina, spesso presente nel Parkinson.


“Una dose molto bassa di CM101 attiva lo smaltimento dei rifiuti nei neuroni del cervello per un paio d'ore al giorno, quanto basta per fornire un po' di cibo di proteine ​​neurotossiche nelle cellule. Nel corso del tempo, questo accumulo nei neuroni comincia a sparire“, dice Charbel Moussa MBBS/PhD, professore associato di neurologia alla Georgetown, autore senior dello studio e direttore del Translational Neurotherapeutics Program.


Questo lavoro è una continuazione della ricerca di Moussa sul modo in cui agenti noti come 'inibitori della chinasi tirosina' possono produrre questa reazione e potenzialmente fermare le malattie neurodegenerative. Il suo lavoro ha portato a sperimentazioni cliniche con due farmaci anticancro riproposti, che sono inibitori della chinasi tirosina:  nilotinib e Bosutinib.


Questi due farmaci sono somministrati in dosi che per trattare la leucemia e altri tumori del sangue sono fino a 10 volte superiori di quanto è necessario per attivare la pulizia dell'accumulo di proteine ​​nei neuroni.


“L'idea con queste dosi elevate frequenti è che controllare la divisione o proliferazione cellulare, mantenendo funzionante lo smaltimento dei rifiuti, farà incenerire le cellule che si stanno dividendo rapidamente. Queste cellule tumorali cannibalizzeranno se stesse“, dice Alan Fowler, primo autore dello studio e dottorando nel laboratorio di Moussa.


Il nuovo anticipo CM101 riflette la ricerca del laboratorio di Moussa che ha separato i vari percorsi influenzati da diversi inibitori di chinasi tirosina (TK). Gli enzimi TK sono presenti nella maggior parte dei tipi di cellule e hanno molte funzioni, che comprendono la segnalazione, la crescita e la divisione cellulare.


I ricercatori hanno scoperto che nilotinib e Bosutinib inibiscono una serie di diversi TK, tra cui l'Abelson (Abl) e il recettori 1 e 2 del Dominio Discoidin (DDR). Tuttavia, spiega Fowler, test più approfonditi hanno dimostrato che i DDR possono essere le chiavi principali per accendere lo smaltimento dei rifiuti nelle cellule cerebrali colpite da neurodegenerazione.


Il nuovo composto, CM101, progettato e sintetizzato in collaborazione con il professore di chimica Christian Wolf e il suo team alla Georgetown, si concentra in particolare sulla inibizione di DDR1 e 2.


“Stiamo riproponendo farmaci inibitori di TK verso le malattie neurodegenerative; la stragrande maggioranza delle quali presentano accumulo tossico nelle cellule cerebrali”, spiega Moussa. “I nostri studi suggeriscono che questa strategia funziona nei neuroni che sono malati, ma che hanno una vitalità residua sufficiente per essere riprogrammati”.


Sia nilotinib che Bosutinib sono oggetto di studio in esperimenti clinici con persone con malattie neurodegenerative. Moussa ha aggiunto:

“Questo agente è stato sottoposto a test in diversi modelli animali di neurodegenerazione, e rappresenta un buon candidato che deve essere studiato in sperimentazioni umane. Finora abbiamo dimostrato che questo agente ha un'efficacia superiore a respingere proteine ​​neurotossiche negli animali rispetto ad agenti simili, e abbiamo identificato i DDR come bersaglio farmacologico preferenziale e ottimale. Il passo successivo è indagare sulla tossicità del farmaco per ottenere l'autorizzazione regolamentare per l'applicazione umana“.

 

 

 


Fonte: Georgetown University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.